In questa guida spieghiamo come coltivare Vitis Vinifera e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Vitis vinifera
famiglia: vitaceae
breve descrizione: pianta rampicante, molto ramificata con fusto contorto. Le foglie sono verde chiaro, asimmetriche ed eterofille, in autunno assumono delle colorazioni purpuree, gialle o arancioni e divengono molto decorative. Caratteristici sono i cirri, organi di sostegno volubili, arricciati. I fiori sono insignificanti mentre i frutti, riuniti in pannocchie sono commestibili e molto dolci.
durata: perenne
periodo di fioritura: fiori della vite non sono singoli, ma riuniti a formare un’infiorescenza, detta grappolo. I frutti sono disposti a grappolo e si chiamano acini
area di origine: trancaucasica
clima: Vasta adattabilità al clima
uso: pianta da produzione per uva da tavola o da vino, usata anche per abbellire i pergolati
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: luminosa, in quanto dalla quantità di sole dipende il grado zuccherino degli acini
temperatura: piuttosto resistente, però può patire gelate e temperature eccessivamente basse
substrato: ampia adattabilità, ma si usano portainnesti tali per cui la composizione del terreno è conseguente al portainnseto. In generale deve essere ben drenato.
irrigazione: Generalmente negli impianti produttivi per la produzione di uva non viene effettuata l’irrigazione, in quanto si rischierebbe di diluire i contenuti degli acini e di compromettere la qualità del vino.
concimazione: organica periodica, sotto forma di letamazione o sovescio di leguminose; basilare è quella minerale basata su concimi azotati, potassici e fosfatici.
propagazione: può avvenire per seme, propaggine, talea o innesto: quest’ultima è la più utilizzata. La vite si mette a dimora in autunno preparando nel terreno delle buche piuttosto profonde.
potatura: si effettua una potatura di formazione e una di produzione. I rami da eliminare sempre perchè inficiano la produzione sono i succhioni .
avversità: soggetta a molte malattie, anche specifiche: virosi e batterosi, micosi e insetti
piccoli consigli: La pianta non è in grado di autosostenersi, per questo viene fatta crescere con l’aiuto di appositi sostegni, che possono essere pali infissi nel terreno tra i quali vengono tesi fili orizzontali.
curiosità
storia: Compare in Europa verso la fine del Terziario, ma la sua utilizzazione risale al Neolitico (nell’Europa mediterranea veniva coltivata per produrre uve da vino mentre nell’Europa caucasica per la produzione di uva da tavola).
ambiente: Le specie coltivate come ornamentali come ad esempio la Vitis coignetiae presenta no bacche nerastre non commestibili ma fogliame coloratissimo ed apprezzabile da un punto di vista ornamentale. La pianta selvatica cresce in boschi e radure in Europa ed Asia. In alcune regioni, per ottimizzare la coltivazioni si usa la tecnica del terrazzamento del territorio, per sfruttare al meglio le superfici nelle zone collinari.