In questa guida spieghiamo come coltivare Valeriana Officinalis e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Valeriana officinalis
famiglia: Valerianacee
breve descrizione: Pianta arbustiva, erbacea, la sua altezza può variare dai 50 agli 80 cm ; le foglie sono di colore verde smeraldo e hanno forma lanceolata. Presenta rizoma bruno e foglie opposte, imparipennate, provviste di denti marcati. I fiori sono piccoli, bianchi o rosa e appaiono riuniti in cime ombrelliformi. La forma dei fiori è a corolla tubulosa ed il frutto è sormontato da un piumetto.
durata: Perenne
periodo di fioritura: I fiori bianchi o rosa sono riuniti in cime ombrelliformi
area di origine: Europa Occidentale, Asia
clima: Rigido/Temperato
uso: Viene utilizzata soprattutto quando si soffre di insonnia o di stati d’ansia, viene coltivata in giardini naturali e in maniera selvatica
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Deve essere esposta in zone di mezz’ombra
temperatura: Resiste anche a parecchi gradi sotto lo 0, ma vive meglio in zone a clima temperato
substrato: Si adatta bene a quasi tutti i terreni
irrigazione: Deve essere annaffiata senza esagerazioni
concimazione: utilizzare dello stallatico ben maturo per arricchire il terreno
propagazione: Avviene per divisione o per semina
avversità: Non è soggetta a malattie o parassiti particolari
piccoli consigli: Ha proprietà sedative, spasmolitiche, viene anche impiegata per trattare ulcere, varici, ferite e foruncoli Non necessita di cure particolari
curiosità
storia: Il termine Valeriana deriva dal latino valere, “avere forza”. Risulta essere volgarmente chiamata anche erba gatta per il suo odore che attrae i gatti. Nella civiltà greca e romana erano già noti i suoi usi terapeutici, nel medioevo era apprezzata per le sue proprietà sedative. Nel 1500 era impiegata nella cura dell’epilessia.
ambiente: cresce spontanea in prati umidi e zone collinari o montuose