In questa guida spieghiamo come coltivare Sorbo e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Sorbus
famiglia: Rosaceae
breve descrizione: Albero di medie dimensioni o arbusto legnoso la cui altezza varia a seconda della specie, presenta foglie semplici ed alterne, piumose e fittamente dentate che in autunno si colorano creando splendide macchie. I fiori sono bianchi o crema riuniti in corimbi; i frutti sono piccoli e tondeggianti di colore arancione o rosso più vivo.
durata: Perenne
periodo di fioritura: Avviene nei mesi primaverili ed estivi
area di origine: Europa, Asia, Nord America.
clima: Temperato
uso: Sono generalmente coltivati in parchi e giardini. Essendo una pianta molto resistente anche all’inquinamento è spesso impiantata anche nelle aiuole cittadine.
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Può essere esposta sia a mezz’ombra che in pieno sole.
temperatura: Resistente sia alle alte che alle basse temperature, sono specie molto rustiche e resistenti.
substrato: Si adatta a tutti i tipi di terreno ma predilige terreni sciolti di medio impasto.
irrigazione: Al momento dell’impianto, e nei periodi di siccità. Per gli esemplari adulti, in condizioni ambientali e climatiche normali, non è necessaria.
concimazione: Non ha bisogno di concimazione, volendo, per esemplari giovani è possibile somministrare dello stallatico ben maturo.
propagazione: Il metodo più utilizzato è quello della semina ad ottobre. I sorbi devono essere messi a dimora in autunno nelle zone dal clima più freddo, in primavera in quella dal clima più mite. Anche il metodo della margotta può essere sfruttato con successo.
potatura: Tagliare i rami secchi o danneggiati
avversità: Possibile presenza di insetti, curabili con appositi prodotti
piccoli consigli: I fiori sono riuniti in vistosi corimbri, e sono di colore bianco o crema. Nelle piante giovani è importante che le annaffiature siano frequenti
curiosità
storia: Questa specie è conosciuta anche come “sorbo degli uccellatori”, infatti, è usato dai cacciatori per attirare le prede, in particolare tordi e tordelle. Gli uccelli infatti sono particolarmente ghiotti delle sue bacche, dalle quali eliminano gli indigeribili semi.
ambiente: Cresce spontaneo in luoghi dal terreno acido, fino alla fascia subalpina. Dal legno giovane si estrae un liquido scuro per tingere tessuti. Il tannino estratto dalle foglie un tempo serviva per la concia delle pelli. Il legno, colorato in rosso bruno, ad alburno più chiaro, e’ duro ed elastico e trova impiego nella costruzione. Il genere sorbus è composto da piante che generano sempre frutti, anche molto differenti.
cucina: Il frutto non è edule al momento della raccolta ma solo dopo ammezzimento, contiene molta vitamina C. Si utilizzano per fare sidro, confetture, liquori e salse. Un tempo era impiegato per estrarre sorbitolo, usato come sostitutivo dello zucchero per diabetici. Oggi il consumo alimentare di questi frutti si è molto ridotto. Dal sorbo si ricava anche una salsina per accompagnare la selvaggina
letteratura e mitologia: Dante parla del sorbo definendolo aspro e ponendolo in contrasto con il dolce fico. Le sorbe hanno anche ispirato un’esclamazione di sorpresa: sorbole.