In questa guida spieghiamo come coltivare Rhododendron e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Rhododendron
famiglia: Ericaceae
breve descrizione: Arbusto sempreverde e fiorito da esterno. Presenta robusti rami con foglie coriacee, a margine intero, revoluto, di grandi dimensioni e dal colore verde molto scuro. I fiori sono riuniti in corimbi all’estremità dei rami e presentano una corolla imbutiforme divisa fino alla metà in 5 lobi. L’altezza massima può arrivare anche a 6 m.
durata: perenne
periodo di fioritura: Il Rododendro per fiorire richiede un certo fabbisogno di freddo ed una riduzione del numero di ore di luce a 12 ore, che in natura viene soddisfatto in autunno-inverno, senza il quale non ha induzione a fiore. Inoltre fiorisce sempre sui rami nuovi
area di origine: Asia, Europa, America.
clima: Temperato
uso: Alcune specie possono essere coltivate in vaso altre solo in piena terra
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Può sopportare anche il sole ma talvolta presenta dei problemi come delle bruciature fogliari ed eccessivo riscaldamento delle radici, per cui e’ meglio collocarlo in zona luminosa ma ombreggiata. Il luogo ideale è sotto un grande albero dove il Rododendro possa ricevere una luce diffusa.
temperatura: Pianta resistente sia al caldo che al freddo essendo molto rustica. Sopporta bene anche temperature che scendono sotto gli zero gradi.
substrato: Utilizzare un terriccio per piante acidofile, oppure, un terreno leggero composto di terra di castagno e/o aghi di pino con aggiunta di terriccio universale.
irrigazione: Per gli esemplari giovani mantenere il terreno leggermente umido, in particolare in presenza di piante giovani o durante la stagione più calda. Per gli esemplari più anziani intervenire in presenza di prolungata siccità.
concimazione: Utilizzare concime completo seguendo le indicazioni del produttore
propagazione: A seconda della specie, tramite talea, in primavera. le piante giovani forniscono delle talee migliori
rinvaso: Deve essere effettuato ogni uno o due anni
potatura: E’ necessaria una potatura di formazione per far mantenere alla pianta una forma regolare, ed e’ opportuno asportare sempre i fiori appassiti. Le cimature vanno effettuate con cautela, evitando interventi troppo severi.
avversità: Possono essere soggette a cocciniglie e afidi che si eliminano con prodotti specifici. La muffa grigia è dovuta ad eccessi di umidità e si elimina con antibotritici. Il fungo parassita exobasidium rhododendri.
piccoli consigli: Evitare di posizionare la pianta in zone soggette a correnti d’aria. Evitare ristagni d’acqua Eliminare le parti danneggiate, per le piante giovani potare al fine di dare forma alla pianta
curiosità
storia: Rododendro in Greco significa letteralmente albero della rosa. In tedesco è chiamato Alpenrose ossia, rosa delle alpi, infatti, cresce fino ai 2000 metri di altitudine.
ambiente: In Italia sono specie spontanee il Rhododendron hirsutum e ferrugineum, crescono su alpi e pirenei , su suolo acido, a costituire le brughiere subalpine.
letteratura e mitologia: Una leggenda narra di un principe e della Regina madre che vivevano in un castello di ghiaccio. Il giovanotto, durante la caccia, vide tra i fiori una fanciulla che si definì la principessa dei fiori, e se ne innamorò perdutamente. La madre del giovane volle aiutarlo e chiese alla principessa di sposare suo figlio. La fanciulla dichiarò che avrebbe vissuto nel loro castello di ghiaccio soltanto se fosse stato forito tutto l’anno. La madre camminò moltissimo per la disperazione e ad un certo punto iniziò a sanguinare dai piedi ed a piangere. Dal sangue fiorirono rododendri rossi, dalle lacrime quelli bianchi. A questo punto il castello ebbe i suoi fiori ed il principe la mano della principessa dei fiori.