In questa guida spieghiamo come coltivare Medinilla Magnifica e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
Famiglia: Melastomataceae
Genere: Medinilla
Specie: magnifica
Nome comune: Medinilla
Coltivazione
La Medinilla magnifica viene venduta come pianta da interno molto facile da coltivare, ma si tratta di un espediente commerciale per stimolare le vendite che non corrisponde al vero. Vista sullo scaffale del fioraio, con le foglie vellutate turgide e la cascata di fiori a grappolo rosa fa innamorare, ma una volta arrivati a casa iniziano i guai. E questo spiega come mai non sia molto diffusa. Si tratta di una pianta difficile ed impegnativa, e solo assicurandole particolari condizioni di coltivazione (una serra tropicale sarebbe l’optimum) si può sperare di avere successo. Ciò non vuol dire che non si possa coltivare nella normale dimensione domestica, magari tenendola all’aperto in estate e ricoverandola per l’inverno in casa, in una stanza calda e luminosa; ma si deve sapere che la Medinilla risiede nell’empireo delle piante che pongono una vera sfida al giardiniere.
La Medinilla magnifica è un arbusto tropicale di media grandezza (arriva a due metri di altezza) della famiglia delle Melastomaceae, che proviene dalle Filippine. Nei luoghi di origine la pianta vive in condizioni semi epifitiche in ambienti caldo umidi: ciò vuol dire che non affonda le radici nel terreno, ma piuttosto nei detriti vegetali che si depositano sulle rocce, o nei tronchi degli alberi. E questo già ci dà una prima indicazione sulle tecniche di coltivazione: non va piantata in normale terra da giardino, e possibilmente neanche in un normale vaso. L’ideale sarebbe coltivarla in un cesto appeso, su un substrato poroso e leggero che contenga torba, muschio, poco terriccio vegetale. Insomma bisogna garantire l’areazione dell’apparato radicale. Lo stesso substrato va usato anche per la coltivazione in vaso, insieme ad un bello strato di materiale drenante; ma teniamo presente che poi si presentano problemi di stabilità perché la pianta non è ben ancorata.
Comunque la cosa essenziale per la Medinilla è il DRENAGGIO. Ogni ristagno di acqua sulle radici è potenzialmente pericoloso se non fatale (per questo il cesto appeso), quindi l’acqua delle innaffiature deve sgrondare via velocemente (possibilmente va innaffiata con acqua non calcarea e a temperatura ambiente). La Medinilla ha bisogno di MOLTA umidità ambientale, almeno un 70%, e di caldo costante, intorno ai 20 °C – tranne un periodo più fresco in autunno, intorno ai 15 °C, quando deve preparare i fiori. Va vaporizzata costantemente, specie se si trova in casa e magari con i termosifoni accesi; può essere posta su un vassoio pieno di acqua, ma il vaso NON DEVE stare a contatto con l’acqua, quindi va posato su un qualche tipo di piedistallo (sassi, argilla espansa, un mattone). Se vaporizzate, usate acqua distillata, perché le belle foglie vellutate rimangono macchiate dal calcare se le vaporizzate con acqua di rubinetto. Per questo si diceva della sfida: bisogna garantirle un ambiente che sia caldo ma non secco, e umidità costante senza tenerla inzuppata.
Per il resto, la Medinilla necessita di molta luce ma evitate la luce diretta del sole che potrebbe bruciare le foglie. Dato il substrato leggero e poroso le va garantito del nutrimento: è bene concimarla spesso (anche una volta alla settimana quando è in fiore)con concime liquido diluito al doppio delle dosi previste.
La Medinilla va rinvasata quando diventa troppo grossa e pesante per il vaso o cesto in cui la coltivate. Può anche essere potata, dopo la fioritura, per compattare i rami.
Rusticità
Risulta essere un pianta tropicale che ha bisogno di una temperatura minima costante di 20 °C per dieci mesi all’anno, e due mesi a 15 °C.
Propagazione
Talee (su banco caldo) o margotte.
Malattie e parassiti
Ragnetto rosso: combatterlo mantenendo alta l’umidità ambientale. E’ il tipico parassita opportunista che si osserva quando la pianta è in sofferenza per errori nella coltivazione. Foglie che appassiscono e pianta che non fiorisce: luce scarsa, troppa acqua, aria troppo secca o temperature troppo basse.