In questa guida spieghiamo come coltivare Mangiafumo e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Beaucarnea
famiglia: Agavaceae
breve descrizione: Pianta sempreverde da interni, resistente e longeva, di facile coltivazione, caratterizzata da un fusto legnoso e spugnoso, rigonfio alla base, che costituisce una riserva d’acqua. Dal tronco si sviluppano ciuffi di foglie nastriformi, lunghe, pendenti, coriacee, leggermente attorcigliate, di un colore verde brillante. Raramente si formano grappoli di fiori di colore biancastro, piuttosto insignificanti, sulla sommità della pianta, a cui possono fare seguito i frutti in forma di piccole capsule. Di questo particolare genere esistono circa 20 specie ma la più diffusa è la B.recurvata
durata: Perenne
periodo di fioritura: La fioritura è molto rara o assente, può avvenire tra maggio e luglio. Le infiorescenze sono riunite in pannocchie costituite da fiori piccoli e bianchi con 6 tepali liberi e 6 stami.
area di origine: E’ originaria di regioni calde, asciutte e desertiche dell’america meridionale. (Messico).
clima: Tropicale
uso: Pianta ornamentale d’appartamento.
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Predilige essere esposta in luoghi luminosi, ma per brevi periodi si adatta anche a zone di media luminosità. Non deve essere esposta a correnti d’aria, tollera bene la vicinanza non eccessiva a fonti di calore, se per compensare al clima estremamente secco, le garantiamo annaffiature più abbondanti. Dove il clima lo consente, è opportuno garantirle delle ore di esposizione in zona semi soleggiata in ambienti esterni.
temperatura: Predilige climi miti, infatti, si adatta perfettamente alla vita in casa. In inverno si consiglia di non scendere al di sotto dei 10°C. e di non sottoporla a correnti d’aria fredda.
substrato: Leggero. Può essere composto da mix di foglie di faggio e torba con terra e sabbia come drenaggio. Sul fondo è bene sistemare dalle palline di argilla espansa, ottime nel favorire il drenaggio.
irrigazione: In estate annaffiare ogni 3 giorni senza esagerare la quantità, aspettando che il terriccio si asciughi prima di annaffiare di nuovo. D’inverno, soprattutto sotto i 10 gradi, le annaffiature devono essere sospese. Regolarsi in modo che il tronco non si raggrinzisca.
concimazione: Si consiglia l’uso di fertilizzanti liquidi completi nel corso della primavera e dell’estate.
propagazione: Si semina in febbraio – marzo in composta, quando la temperatura raggiunge i 18 – 21 gradi. Quando le piantine sono alte 5 – 7 cm si trapiantano in singoli vasi in terriccio universale ben drenato. Si possono moltiplicare anche tramite talea apicale.
rinvaso: Considerando la crescita lenta di questa specie, la rinvasatura può essere effettuata a distanza di diversi anni, utilizzando un vaso poco più grande del precedente. Prestare molta attenzione a non danneggiare le radici carnose durante questa delicata operazione.
potatura: Eliminare le parti secche o danneggiate. Con il passare degli anni, alcune foglie possono ingiallire sulla punta, si devono tagliare le parti secche senza coinvolgere la sezione di foglia ancora verde. Se si individuano tra le foglie più basse, degli esemplari completamente secchi, allora si possono staccare delicatamente dal fusto.
avversità: Può essere soggetta ad attacchi da parte di cocciniglia farinosa. Una buona cura, con annaffiature adeguate ed un terreno adatto, può prevenire eventuali marciumi radicali.
piccoli consigli: Posizionarla in zona non soggetta a correnti d’aria e bruschi sbalzi di temperatura. Queste piante crescono molto lentamente, un esemplare alto 1,5 m. ha sicuramente qualche anno di età. La parte rigonfia alla base del tronco non deve essere interrata.
curiosità
storia: Questa pianta è stata introdotta nei giardini d’europa intorno al 1845; è conosciuta anche con il nome comune “Nolina” o volgarmente detta “mangiafumo”. Il primo termine è in onore del botanico francese P.C.Nolin, vissuto nel XVIII secolo. Il termine “recurvata” è legato alla forma delle foglie che tendono a ricurvarsi all’indietro.
ambiente: Questo genere di piante, in natura può raggiungere gli 8 m. di altezza. Il termine “mangiafumo” è dovuto alla particolarità di queste piante di assorbire i fumi e i gas nocivi senza patirne conseguenze.