In questa guida spieghiamo come coltivare Malva e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: malva
famiglia: Malvaceae
breve descrizione: L’altezza varia dai 30 cm ad 1 m., ha un fusto eretto o sdraiato, rotondo e robusto, ricoperto di peluria, ha una radice lunga a fittone con diramazioni secondarie. Ha foglie verdi, sparse, lungamente picciolate, palminervie; i fiori sono rosa con striature violacee, grandi, peduncolati, e presentano un calicetto costituito da tre piccole brattee, ed una corolla con 5 petali. I carpelli, ciascuno contenente un ovulo, sono disposti in verticillo. il fruttoha la forma diun disco biconcavo. La coltivazione è molto facile
durata: Perenne
periodo di fioritura: Avviene in estate e in autunno
area di origine: Europa
clima: Temperato
uso: Si coltivano in giardini e aiuole
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Apprezza molto il pieno sole ma vive bene anche in mezz’ombra.
temperatura: E’ resistente sia alle basse che alle alte temperature
substrato: Non ha esigenze particolari La coltivazione può avvenire anche in terreni asciutti e sabbiosi
irrigazione: L’annaffiatura è scarsa,le piante resistono bene alla scarsa umidità, se si verificano periodidi siccità prolungata è consigliabile intervenire con qualche annaffiatura.
concimazione: Non dev’essere concimata
propagazione: Si effettua in primavera attraverso la semina. Quando le piantine saranno maneggiabili si possono rinvasare
potatura: Si eliminano le parti danneggiate e i fiori appassiti
avversità: Possibili presenze di funghi e di virosi(arricciamento della pianta)eliminabili con appositi prodotti
piccoli consigli: La colorazione del fiore è particolare, inoltre è una pianta eliotropica, ossia orienta i suoi fiori secondo il corso del sole.
curiosità
storia: Il nome della pianta deriva dl latino “mollire”, cioè emoliente, e dal greco “malakos” che significa calmante e dolce. Greci e Romani ne facevano largo consumo, i Pitagorici la consideravano una pianta sacra, mentre, Carlo Magno la volle come pianta ornamentale nei suoi giardini. I Celti credevano che porre i suoi frutti, a foggia di disco, sugli occhi di un vulnerabile morto, avrebbe tenuto lontano da lui gli spiriti maligni, aiutandolo nel suo viaggio verso il paradiso. Nel XVI sec., in base alla dottrima delle Segnature, i peli della pianta ne esemplificavano l’uso per favorire la ricrescita dei capelli. La radice era utilizzata come una sorta di spazzolino da denti, oppure, pelata, la si dava ai bambini da masticare durante la formazione dei denti.
ambiente: La malva è diffusa nelle zone mediterranee ed anche montane, fino ai 1300 m, cresce spontanea in terreni coltivati ed anche in luoghi incolti, presso ruderi, sempre in posizioni soleggiate.
medicina: dalle foglie e dai fiori, raccolti da maggio a settembre, si ricava la droga. Possiede proprietà fitoterapiche per curare stati infiammatori della bocca e nevralgie dentali o per infiammazioni delle vie respiratorie, digerenti ed urinarie. Per pulire identi vengono usate le radici. La malva è utilizzata per la preparazione di dentifrici, colliri, creme, e saponi. La radice può essere tagliata a fette e utilizzata per estrarre schegge e spine.
cucina: Può essere consumata insieme ad altre verdure come spinaci,bietole ed ortica.
letteratura e mitologia: Nel medioevo era considerata una pianta indispensabile nelle pozioni d’amore, ossia, era impiegata come antidoto calmante contro gli afrodisiaci.
arte: Nel linguaggio ottocentesco dei sentimenti,il suo fiore ha ispirato il simbolo dell’amore materno e della mansuetudine, che ben corrispondono alle sue reali proprietà medicinali. In giardino assume un fascino selvcaggio, e inoltre attrae gli insetti.