In questa guida spieghiamo come coltivare Maggiociondolo e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: laburnum
famiglia: leguminosae
breve descrizione: Arbusto o albero alto fino a 6 m., molto apprezzato per la vistosa e maestosa fioritura. La corteccia è liscia e di colore bruno-verdastro; le foglie sono ternate e lungamente picciolate ed i fiori appaiono riuniti in vistose infiorescenze pendule delicatamente profumate. In estate, nei bacelli piatti che pendono dai rami, sono contenuti i semi marroni.
durata: perenne
periodo di fioritura: I fiori sbocciano durante il mese di maggio. La corolla dei singoli fiori è papillionacea con vessillo, carena e due ali, tipica delle leguminose.
area di origine: Europa centrale e meridionale.
clima: temperato
uso: Sono coltivati in parchi e giardini per creare della macchie di colore, oppure, come arbusti per creare dei pergolati
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Questa specie di pianta cresce bene sia in pieno sole che in posizione semi ombreggiate.
temperatura: E’ una pianta che resiste molto bene sia alle alte sia alle basse temperature, teme le gelate.
substrato: Si adattano a qualsiasi tipo di terreno ma prediligono substrati calcarei, sempre ben drenati, sciolti e profondi.
irrigazione: Gradisce terreni sempre piuttosto umidi, quindi, annaffiare con regolarità, mantenendo il terreno leggermente umido nel caso di esemplari giovani. Evitare categoricamente i ristagni di acqua. Per gli esemplari adulti possono essere sufficienti le piogge.
concimazione: volendo è possibile somministrate dello stallatico ben maturo.
propagazione: si semina in autunno in luogo riparato. Le piantine possono essere messe a dimora l’anno successivo durante la primavera.
potatura: per gli esemplari coltivati per la creazione di pergolati è necessaria una potatura di formazione, altrimenti questa è una pianta che non necessita particolari potature.
avversità: può essere colpita da fenomeni di marciume radicale, spesso provocati dal comune fungo chiodino, la pianta colpita va subito eliminata. In generale però non è soggetta a malattie.
piccoli consigli: Alcune varietà sono più resistenti a climi anche freschi, ad esempio il L.Alpinum.
curiosità
ambiente: Cresce spontaneo in molte zone dell’Italia, allo stato naturale entra nella costituzione di boschi di latifoglie consociandosi con Castagno, Carpino, Quercia e Faggio. Considerano il suo sviluppo radicale notevole è molto adatto anche per rinforzare declivi franosi.
arte: Il legno è molto apprezzato, di colore particolarmente scuro, viene usato anche per opere di artigianato.