In questa guida spieghiamo come coltivare Larice e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: larix
famiglia: pinaceae
breve descrizione: Il Larice è una conifera a foglie decidue che raggiunge anche i 30-40 m di altezza. Si presenta con un portamento dal tronco dritto, con rami orizzontali ed una chioma piramidale non molto fitta. Presenta infiorescenze unisessuate che si formano sulla parte inferiore dei rami. Le foglie sono aghiformi, lunghe fino a 4 cm. e riunite in fascette di 20-40 aghi. I fiori femminili sono di forma ovale, allungati e di colore rosso porpora; i maschili sono meno evidenti, piccoli, corti e di colore giallastro. Quando le infiorescenze sono mature formano delle piccole pigne brune, non legnose che si rivolgono verso l’alto e restano sull’albero fino a quando hanno assolto al compito di disperdere tutti i semi.
durata: perenne
periodo di fioritura: fiorisce in marzo-maggio.
area di origine: emisfero settentrionale
clima: continentale
uso: E’ diffuso nei boschi in montagna in tutto l’emisfero settentrionale. Si possono coltivare in esterni come esemplari isolati in parchi e giardini sopra gli 800 metri di altitudine.
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: predilige esposizioni molto soleggiate, in posizioni aperte.
temperatura: Si adatta molto bene a temperature anche rigide ma sopporta bene anche il caldo.
substrato: qualsiasi genere di terreno.
irrigazione: Si interviene solo in presenza di esemplari giovani e nei periodi di prolungata siccità.
concimazione: concimare all’epoca dell’impianto con dello stallatico maturo.
propagazione: Si semina in marzo e si mette a dimora in novembre, oppure, nelle zone a clima più mite in marzo dopo circa 2 anni. Per avere esemplari già adulti l’unica soluzione è il trapianto.
potatura: non è necessaria
avversità: può subire l’attacco di funghi. Nel caso di piante colpite in modo grave è consigliabile eliminarle per evitare il rischi che infettino altri esemplari vicini.
curiosità
storia: Da sempre emblema della Robustezza ed eleganza. Il nome latino lares designava i geni protettori del focolare ed è l’emblema del matrimonio, infatti, come il matrimonio è verde e fiorito in primavera, rosso ed oro nella sua maturità, ma durante l’inverno, se non è protetto dalla speranza dell’amore diventa secco e spoglio.
ambiente: Il larice è spontaneo in Italia sopra i 1000 metri di altitudine, lo troviamo molto spesso a formare i boschi delle Alpi insieme all’Abete rosso, al Pino montano, al Cembro ed al Mugo.Raggiunge anche quote molto elevate. E’ una pianta piuttosto sensibile all’inquinamento atmosferico.
medicina: E’ raramente utilizzato per la costituzione di pomate curative per la pelle, infatti, può essere utilizzato il balsamo ricavato dalla foratura dei tronchi. Ha proprietà terapeutiche per la cura dei foruncoli della pelle, per le malattie delle vie respiratorie ed i reumatismi.
cucina: in estate dalle sue foglie trasuda la cosidetta “manna di Briancon”, con la quale le api producono un ottimo miele.
letteratura e mitologia: sulle montagne del piemonte si descrivono i rami del Larice, che con il sole primaverile emanano un forte bagliore, come dei raggi di sole.