In questa guida spieghiamo come coltivare Ipomea e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
Nome: Ipomea
Famiglia: Convolvulacee
Generalità: Genere originario delle regioni calde e ricco di specie sia annuali che perenni, sia rampicanti che arbusti, sia delicati che semirustici. Il fusto è volubile o rampicante e con foglie alterne, cordiformi, variamente sagomate. I fiori, sui 5-10 cm, sono peduncolati e con corolla imbutiforme, pieghettata nei margini. I colori che può assumere sono diversi. Le specie volubili sono adatte a coprire steccati, muri, reti metalliche e così via.
Esposizione: Prediligono il sole ma crescono bene anche all’ombra; da considerare però che si racchiudono col pieno sole e si aprono quando invece il tempo è coperto.
Terreno: Preferiscono terreni fertili, leggeri e freschi.
Impianto: Il mese più indicato è maggio e i fiori compaiono solitamente 10 settimane dopo la semina.
Annaffiatura: Devono essere frequenti ma mai troppo abbondanti.
Moltiplicazione: Un tipo particolare di Ipomea: l’Ipomea purpurea non sopporta il trapianto e quindi va seminata direttamente a dimora. Le altre specie si seminano sotto vetro in marzo-aprile a 18°C. I semi delle campanelle germinano più velocemente se spuntati o immersi in acqua per 24 ore. Prima di piantarle all’aperto, le piantine devono essere fatte irrobustire. La moltiplicazione per talea primaverile è poco usata ma possibile.
Cure colturali: Fin dalla messa a dimora servono appositi sostegni.
Potatura: Si prolunga la fioritura se si eliminano i fiori appassiti.
Difesa dalle principali avversità: I litofagi sono i parassiti più pericolosi perché infestano le piante giovani causando deperimenti e ingiallimenti fogliari. Per gli afidi ci si difende col piretro naturale, dai tripidi con spruzzature a base di olio di soia e dai ragnetti rossi con prodotti a base di olio di colza.
Esigenze climatiche: Le campanelle sono rampicanti annuali di coltivazione estiva.