In questa guida spieghiamo come coltivare Hydrangea e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
DATI GENERICI
ESPOSIZIONE Penombra
STAGIONE fiorita: estate
FORMA cespugliosa
CLIMA Temperato
DURATA perenne
DIMENSIONE media
AREA ORIGINE Asia
DESCRIZIONE GENERALE
Pianta arbustiva, presenta foglie ovate, ad apice acuminato, lunghe fino a 20 cm. di colore verde-grigio.Nella stsgione estiva produce fiori, di colore bianco opaco all’inizio, bronzo in seguito, che si presentano riuniti in corimbi appiattiti delle dimensioni di 10-15 cm. di diametro. Esiste una varietà denominata “Grandiflora” che produce solo fiori sterili (quindi più grandi e appariscenti) di colore bianco, riuniti in infiorescenze più compatte e tondeggianti di quelle della specie tipo.
ESPOSIZIONE
Deve essere esposta in luoghi ombreggiati e freschi. In posizione luminosa, meglio se non direttamente al sole. In giardino scegliere la mezz’ombra o l’omra totale.
FIORITURA
Fiorisce in estate, tra luglio e settembre
CONCIMAZIONE
Utilizzare del fertilizzante liquido una volta a settimana durante il periodo vegetativo
IRRIGAZIONE
Necessita di essre annaffiata abbondantemente, mantenendo sempre leggermente umido il terreno ed utilizzando acqua non calcarea. concimazione: In primavera utilizzare un fertilizzante o dello stallatico ben maturo per arirchcire il terreno di coltivazione
POTATURA
Deve essere potata moderatamente a fine inverno,inizio primavera. eliminare le parti secche o danneggiate
MALATTIE
Sono attaccate da 2 specie di muffa : grigia e bianca, e da alcuni funghi che provocano il marciume alle radici. Il Ragnetto rosso si manifesta con la comparsa, sulle foglie, di piccole macchie bianche o giallastre. Si previene evitando di tenere le piante in ambienti caldi e asciutti, innalzando l’umidità atmosferica con ogni mezzo. Si combatte con prodotti acaricidi. La Clorosi si manifesta con un ingiallimento nella nervatura delle foglie, che possono diventare anche biancastre ed arrivare perfino a seccarsi e cadere. E’ dovuta alla carenza di ferro nel terreno o alla impossibilità di assorbirlo da parte della pianta a causa dell’eccesso di calcare presente nel substrato. Si combatte somministrando del sequestrene, che permette alla pianta di assorbire il ferro lentamente e secondo le sue esigenze.
PARTICOLARITÀ
Il colore dei fiori viene condizionato dal tipo di terreno. In estate effettuare delle nebulizzazioni. In appartamento o in serra le ortensie si coltivano utilizzando vasi di circa 25 cm. Nei primi mesi dell’anno si può stimolare la crescita vegetativa, portando la pianta in un ambiente con temperatura di circa 10° centigradi e distribuendo più acqua.
TEMPERATURA
Vive bene in climi mediamente temperati. Resistente anche a temperature molto basse anche se la temparatura ideale si aggira tra i 15° C ed i 20°C. Temperature eccessive possono provocare un brusco arresto della fioritura
RINVASO
In primavera quando necessario. Utilizzare un vaso solo leggermente più ampio del precedente
SUBSTRATO
In generale, predilige terreni acidi, assolutamente privi di calcare. Scegliere un terreno fresco e umido, ricco di sostanze organiche, foglie, terra di brugo e sabbia. La scelta del substrato è importante anche per condizionare la gradazione e la tonalità del colore dei suoi fiori: con terreni particolarmente basici, i fiori assumeranno una colorazione rosa intenso; per far virare la tonalità verso l’azzurro è sufficiente aggiungere della torba bionda acida, oppure dello zolfo o solfato di alluminio o ferro. L’acidità del terreno deve essere tra i 5 ed i 6 per le ortensie normali, 4,5-5 per le varietà i cui fiori saranno azzurrati.
PROPAGAZIONE
Avviene per talea erbacea o semilegnosa da piantare in vasetti con un misto di torba e sabbia. L’ortensia si può anche seminare in primavera.
CURIOSITA’
STORIA
Nel 1771 il francese Philibert de Commerson diede questo nome ad alcuni esemplari provenienti dalle Indie Orientali in onore di Hortense de Nassau, figlia del principe di Nassau, un appassionato di botanica. L’opinione più condivisa è quella circa la derivazione del nome Hydrangea dalle due parole greche hydros (acqua) e angeion (vaso), per la particolare forma delle capsule contenenti i semi, che assomigliano a delle piccole conche d’acqua. Pianta antichissima, di cui si sono trovate tracce fossili collocabili in era terziaria ed in periodi successivi. La pianta comparve in europa quasi contemporaneamente, intorno alla metà del 1700.