In questa guida spieghiamo come coltivare Hedera Helix e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Hedera helix
famiglia: Araliaceae
breve descrizione: Genere ubiquitario di coltivazione molto semplice, l’edera può essere coltivata in interno o in esterno. E’ un tipico rampicante sempreverde, che, a seconda della specie e della varietà, può accrescersi da 4-5 m fino a 30 m. Da Edera Helix sono derivate moltissime varietà che cambiano molto nella forma (stellata, palmata, romboidale). Le foglie possono avere delle variegature ai margini e sulle nervature del fogliame di diverso colore: gialle, dorate, bianco-crema o grigie. I fiori sono ermafroditi, di piccole dimensioni e colore giallo-verdastro, riuniti in infiorescenze ombrelliformi; i frutti sono bacche nero-bluastre, tossiche per l’ uomo. Se manteniamo queste piante in vasi piccoli resteranno di dimensioni contenute, al contrario, se vengono interrate in giardino possono accrescere moltissimo. Le varietà più note sono: Brigitte che ha le foglie scure con nervature chiare, ed Eva con fogliame piccolo macchiato di verde scuro ed i margini color crema.
durata: Perenne
periodo di fioritura: Fiorisce in estate; i fiori sono portati sui rami fioriferi che si distinguono da quelli sterili perchè hanno foglie ovate e non digitate. Queste infiorescenze possiedono scarso valore ornamentale.
clima: Temperato
uso: E’ coltivato come rampicante su muri, pergole e come coprisuolo. Questa specie di edera comune può essere coltivata molto bene anche in interni.
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Mezz’ombra, ombra, o pieno sole. Ben si adatta ai diversi ambienti del nostro Paese, anche quello marino. Pianta molto rustica, tollera bene la presenza di agenti inquinanti
temperatura: Per le varietà da appartamento, si consiglia di non scendere sotto i 13-14°C, mentre per le specie e per le varietà da esterno non si segnalano limiti termici.
substrato: Terriccio composto da terra fertile, torba e sabbia. In generale predilige terreni ricchi di sostanza organica.
irrigazione: Mantenere il terreno umido, almeno in estate
concimazione: Concimare in primavera ogni 20/30 giorni, usando un fertilizzante complesso.
propagazione: Si propaga molto facilmente per talea erbacea nodale, tra giugno e ottobre, con il metodo della propaggine possiamo interrare i tralci dopo avergli effettuato un’incisione sulla parte inferiore.
rinvaso: Da effettuare in primavera. Generalmente non richiede frequenti reinvasature. Il diametro massimo consigliato non deve superare i 30 cm., raggiunta questa dimensione possiamo procedere integrando con terriccio superficiale.
potatura: Solo potatura di contenimento in forme e volumi idonei. Preferibilmente praticarla a primavera. In condizioni ottimali la potatura può essere ripetuta anche 2-3 volte in un anno
avversità: Non si segnalano malattie o parassiti particolari. Le limacce possono nutrirsi delle foglie danneggiandole. Per debellarle conviene utilizzare le esche.
piccoli consigli: L’edera è impiegata largamente nei giardini perchè si accresce rapidamente e si adatta bene come tappezzante o rampicante in ogni situazione. Si utilizza anche per la topia E sufficente eliminare le foglie danneggiate. Pulire con un panno umido.
curiosità
storia: Il nome Edera, antichissima denominazione latina, ha origine, probabilmente, dalla radice Heud con il significato di “prendere” o di “attaccarsi”; l’epiteto specifico deriva dal greco helissein che significa “arrampicarsi”. Pianta sacra a Dionisio che se ne ornava il capo a difendersi, con la sua freschezza, dall’ardore del vino. Nell’antichità, godeva di grande fama. Le sue foglie formavano la corona dei poeti e di Bacco, divinità alla quale era dedicata: si pensava che circondare la fronte con la corona di Edera prevenisse le intossicazioni dovute alle grandi bevute di vino. A tal proposito, anche gli antichi scrittori scrivevano che per evitare i postumi delle sbornie, era sufficiente schiacciare alcune foglie di Edera, metterle a bollire dolcemente nel vino, e bere il liquido ottenuto. Essi pensavano, inoltre, che la pianta avesse il pregio di separare l’acqua dal vino, attraverso il passaggio del liquido tra le foglie: non sapevano che le fibre delle foglie assorbono le molecole coloranti durante il passaggio tra i pori.
ambiente: E’ considerata a torto una specie parassita ma non assume linfa dalla pianta ospite, usandola solamente come sostegno per raggiungere il sole. Nell’ambito di studi effettuati dalla NASA, l’agenzia aereospaziale americana, per valutare le proprietà che alcune piante d’appartamento possiedono nell’ambito della purificazione dell’aria, questa specie è risultata molto efficace. Nello specifico l’edera Helix è specializzata nella rimozione, dall’aria di ambienti chiusi, della sostanza nociva chiamata formaldeide, prodotta da molti oggetti comunemente presenti nelle case.