In questa guida spieghiamo come coltivare Glicine e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Wistaria sinensis
famiglia: Papilionaceae
breve descrizione: Il Glicine è tra le più belle piante rampicanti con scarse esigenze di coltivazione. Può raggiungere un’altezza di 15 m. e anche superarla. I fusti sono volubili, brunasstri, simili a quelli della vite; infatti, necessitano di un supporto. Il fogliame, deciduo, è formato da piccole foglioline ovali o lanceolate verde chiaro; i fiori, gradevolmente profumati, possono variare dall’azzurro al lilla e compaiono prima delle foglie. Le infiorescenze sono lunghe anche 30 cm. e presentano fiori diversi secondo la varietà.
durata: Perenne
periodo di fioritura: Avviene nel periodo primaverile ( maggio-giugno)
area di origine: Asia
clima: Temperato
uso: Vengono solitamente utilizzati per coprire muri archi e pergolati. Essendo molto vigorosi necessitano di spazio
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Può essere esposto sia a mezz’ombra che a pieni raggi solari
temperatura: E’ resistente sia alle basse che alle alte temperature
substrato: Non hanno particolari esigenze, si adattano a tutti i generi di terreno purchè non sie troppo calcareo.
irrigazione: Essendo una pianta che resiste molto alla siccità, l’annaffiatura avviene solo per le piante giovani.
concimazione: Non ha bisogno di essere concimata
propagazione: Utilizzare l’innesto nel mese di marzo prendendo i rami dell’anno passato; nel mese di agosto si può ricorrere al metodo delle talee.
potatura: E’ molto importante, se mal effettuata si rischia una mancata fioritura. Nel mese di luglio si tagliano i rami dell’anno; durante l’inverno vanno accorciati gli stessi rami lasciando 3 gemme da cui si svilupperanno i germogli.
avversità: Possibile presenza di acari e afidi eliminabili semplicemente con appositi medicinali. Se viene coltivato in terreni eccessivamente calcarei può manifestare la clorosi che si manifesta con ingiallimenti fogliari. Per la cura somministrare sali di ferro.
piccoli consigli: I fiori variano di solito dal azzurro al lilla. Le piante giovani hanno bisogno di un sostegno e crescono bene appoggiandosi ad un albero, ad un muro o ad un pergolato.
curiosità
storia: Ha origini asiatiche ed è arrivata in Inghilterra nel 1816 su di un cargo della compagnia delle indie. Il suo nome deriva dall’antropoliogo tedesco Kaspar Wistar. Per i Cinesi ed i Giapponesi questa è la pianta dell’amicizia. Ancora oggi regalare un Glicine assume il significato di disponibilità ed è considerato un prova dell’amicizia tra due persone.
ambiente: Il profumo del glicine ricorda i cortili di un tempo e le sere d’estate.
cucina: In passato, i suoi fiori, veniva usati come ingredienti di piatti a base di uova.
letteratura e mitologia: Una leggenda di origine piemontese narra di una giovinetta che faceva la pastorella di nome Glicine. Questa fanciulla era disperata per il suo aspetto fisico, si sentiva brutta. Un giorno, persa nella disperazione, pianse sola nel bel mezzo di un prato; ad un certo punto le sue lacrime si tramutarono in una meravigliosa pianta di Glicine con una inebriante fioritura.
arte: Questa pianta è il simbolo primaverile, la sensualità della giovinezza. E’ considerata l’essenza astrale del segno dei pesci. Per le persone di questo segno sarebbe uno stimolo che riattiva il flusso delle idee. E’ considerato un talismano contro le calamità, un filo magico che ispira le sensazioni più sublimi. Nel vocabolario dei fiori trasmette il messaggio di Riconoscenza o Amicizia.
in giro per il mondo: Ai Kew Gardens di Londra,c’è un esemplare di Glicine enorme e vecchissimo, molto spettacolare.