In questa guida spieghiamo come coltivare Gelso Nero e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
DATI GENERICI
ESPOSIZIONE pieno sole
STAGIONE fiorita: primavera
FORMA albero
CLIMA frugale e rustica, resiste discretamente al freddo; s’incontra dalla pianura fino a 800 m di altitudine
DURATA perenne
DIMENSIONE media
AREA ORIGINE e’ una specie originaria dell’Asia centrale e orientale.
DESCRIZIONE GENERALE
albero alto fino a 15 metri, con breve tronco brunastro e chioma densa ed arrotondata; rispetto al gelso bianco ha foglie più piccole e compatte, scure, ruvide e cuoriformi. Verso luglio- settembre, il suo frutto commestibile, chiamato sorosio , assume una colorazione violacea.
ESPOSIZIONE
pieno sole
FIORITURA
I fiori maschili sono disposti in spighe cilindriche di 2-4 cm, peduncolate, quelli femminili in glomeruli ovoidali. nascono presso l’ascella della foglia in aprile .Il frutto e’ carnoso, oblungo, color violaceo con sapore dolciastro
CONCIMAZIONE
concimare con moderazione
IRRIGAZIONE
da marzo a ottobre è bene fornire acqua in quantità moderata, ma frequentemente, poichè i gelsi gradiscono una elevata umidità del terreno, avendo cura di nebulizzare le foglie con acqua distillata
POTATURA
La potatura di produzione viene eseguita con criteri vari conseguenti al sistema di allevamento del baco da seta, ma generalmente consiste in un semplice taglio netto e rasente al tronco o alla “testa di moro” dei rami frondosi.
MALATTIE
non teme malattie, ma i bruchi ne divorano l’intera chioma. Bisogna porre attenzione nel caso dei bonsai
PARTICOLARITÀ
E’ una pianta molto longeva, può vivere fino a 100-150 anni. L’apertura delle gemme è tardiva
TEMPERATURA
temperato, resiste anche a temperature molto basse
RINVASO
Il rinvaso si effettua in autunno, quando i frutti sono già maturati, ogni due anni.
SUBSTRATO
fertile, ben drenato, con aggiunta di pietra pomice sul fondo
PROPAGAZIONE
La propagazione per seme seguita da innesto è la più consigliabile, solamente eccezionalmente si ricorre alla moltiplicazione per propaggine o per talea
CURIOSITA’
ARTE
usato anche come specie da bonsai
STORIA
ha come zona d’origine il medio Oriente: Persia, Turchia e Arabia. Già i Romani ne conoscevano i frutti che erano apprezzati non solo da Ovidio, ma anche da Plinio il Vecchio. Anticamente è stato apprezzato come una sorata di panacea; infatti se ne ricavavano diversi miracolosi medicamenti.
LETTERATURA
Ovidio racconta che due giovani babilonesi, Piramo e Tisbe, che si amano intensamente nonostante l’opposizione delle famiglie. A causa di un tragico equivoco muoiono entrambi e, per il sangue uscito dai loro corpi, le bacche del gelso divennero scure. La sua saggezza servì nel rinascimento a dar luogo all’emblema della diligenza.