In questa guida spieghiamo come coltivare Gartendirektor Otto Linne e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
La Gartendirektor è una delle mie rose preferite per l’abbondanza e la durata della fioritura.
Ne vidi una foto e mi piacque moltissimo la forma del fiore, e l’acquistai con un po’ di titubanza. La prima fioritura mi lasciò un po’ tiepida, ma già dal secondo anno d’impianto questa rosa mi ha dimostrato di cosa è capace.
Risulta essere un ibrido di moschata, una classe che io apprezzo moltissimo, quindi con dei rami lunghi e selvaggi che bisogna piegare verso il basso. La mia, a dire il vero, c’ha pensato da sé; poi ha trovato interessante anche l’albero di albicocco che la sovrastava, ed ha creduto giusto poggiarci sopra un paio dei suoi forti rami.
Io sto cercando di dissuaderla da quest’impresa perché vorrei che coprisse un po’ l’agave di mia sorella, e quindi pazientemente le sposto i rami nella direzione che mi interessa.
La Gartendirektor non è preziosa tanto per la qualità del fiore quanto per il numero e la disposizione degli stessi. Il fiore in sé per sé è piccolo, semidoppio e di un rosa piuttosto comune, forte, con poche sfumature. Ma è portato a mazzi così fitti da ricoprire parte del fogliame, che pure è
molto bello, lucido, allungato, finemente seghettato e con belle venature.
La fioritura è lunghissima, una grossa esplosione primaverile e fiori fino all’estate, anche se poi nulla più.
Da me si è dimostrata praticamente immune a qualsiasi malanno abbia colpito le altre rose, inoltre pare fiorisca abbastanza bene in condizioni di luce leggermente ridotta, anche se la mia è in sole pieno.
La potatura io la eseguo a naso: tolgo i rami sfioriti e quelli deboli o incrociati, e basta. Forma dei graziosi piccoli cinorrodi rossi, ma è bene toglierli per non sottrarre vigore alla fioritura.
Il modo ideale di far crescere questa rosa, come la maggior parte di quelle della sua classe, è addossata ad una staccionata bassa.
La mia è combinata maluccio, in mezzo a molte altre cose, ma credo che come esemplare isolato possa essere di grande bellezza, oppure come siepe alta.
Spesso degli ibridi di moschata viene detto che possono essere cresciuti come piccoli rampicanti. E’ senza dubbio vero poiché hanno dei rami molto lunghi, ma non credo che renderebbero egualmente come quando sono lasciati liberi. E’ proprio il portamento della pianta che lo richiede, allevati a spalliera o avvolti su tralicci o colonne perderebbero gran parte del loro fascino.