In questa guida spieghiamo come coltivare Episcia e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Episcia
famiglia: Gesneriaceae
breve descrizione: Pianta erbacea, verde, dal portamento strisciante . Le foglie sono molto decorative, variegate e ricoperte da peluria bianca. La fioritura è estiva e presenta piccoli fiori ascellari con corolla tubolare di colore rossastro. Tra le sei specie categorizzate citiamo: l’E.cupreata con foglie ovali, pelose, verde ramato; i fiori, ascellari, sono solitari e di colore scarlatto. Nella varietà Splendens possiede variegature molto evidenti. L’E.lilacina: con foglie verdi dalla fitta peluria bianca e le nervature argentee. I fiori sono tubolari e assumono tonalità che vanno dal lavanda all’azzurro.L’E.dianthiflora possiede foglie piccole, arrotondate, vellutate con venature rosse; i fiori sono bianchi macchiati di rosso.
durata: Perenne
periodo di fioritura: Inizia a fiorire verso metà giugno.
area di origine: America centrale
clima: Tropicale
uso: Piante d’appartamento
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Scegliere esposizione in luogo molto luminoso ma non con sole diretto.
temperatura: Sopporta molto bene le alte temperature, la minima non deve scendere sotto i 15°C.
substrato: Mix composto da foglie di faggio e torba con aggiunta di terra e sabbia per drenaggio
irrigazione: Mantenere il terreno leggermente umido in estate, diminuire in inverno. Evitare ristagni d’acqua. l’umidità ambientale dovrebbe essere innalzata il più possibile, evitando di spruzzare le foglie ricoperte di peluria e preferendo il posizionamento dei vasi su terrine con ghiaia mantenuta costantemente umida.
concimazione: Utilizzabile concime ternario seguendo le indicazioni del produttore.
propagazione: Tramite semina in primavera in cassetta o grazie all’utilizzo di pezzi di stoloni in un miscuglio di torba e sabbia, alla temperatura di 20-23°C.
rinvaso: In primavera ogni 2-3 anni circa. E’ necessario usare lo stesso terriccio e utilizzare vasi del diametro massimo di 20 cm. Possiamo poi suddividere la pianta e ripartirla in vasi da 24 cm; dopo questa operazione è necessario mantenere le piante in ombra mantenendo alto il livello di umidità.
potatura: Eliminare le parti appassite o secche
avversità: Non sono segnalate malattie particolari o parassiti. Una buona attività preventiva può essere quella di un’annaffiatura corretta: senza ristagni d’acqua non si creano marciumi radicali. Nel caso di attacco degli afidi verdi, possiamo intervenire con aficidi.
piccoli consigli: Si consiglia di posizionare in luogo non soggetto a correnti d’aria o a bruschi sbalzi di temperatura, evitare ristagni d’acqua.
curiosità
storia: L’etimologia del nome deriva dal greco episkios che significa ombroso, in riferimento al fatto che questo genere vive nel sottobosco.
ambiente: Sottobosco delle foreste tropicali.