In questa guida spieghiamo come coltivare Dipladenia e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Dipladenia
famiglia: Asclepiadaceae
breve descrizione: Pianta di facile coltivazione, sufruticosa, arbustiva, rampicante, sempreverde. L’altezza massima è variabile secondo la specie, può raggiungere i 4,5 m. Coltivabile in interni, particolarmente apprezzata per il pregio decorativo delle sue infiorescenze. I fiori sono certamente molto belli, imbutiformi, in varie sfumature di rosa oppure bianchi. Questo genere comprende 30 specie, le più apprezzate sono: D.splendens con foglie ellittiche, lucide e fiori rosa con la gola gialla; D. sanderi con foglie ovali ed appuntite, i fiori hanno la caratteristica gola gialla ed i lobi rosa; la D.boliviensis può raggiungere i 4 m. di altezza e produce infiorescenze bianche.
durata: Perenne
periodo di fioritura: Dall’inizio della primavera all’inizio dell’autunno. Se la pianta e’ potata presenta una fioritura migliore
area di origine: America (Brasile).
clima: Mediterraneo
uso: Pianta d’appartamento. Nelle zone a clima particolarmente mite possono trascorrere i periodo più caldi all’esterno. La varietà splendens può essere coltivata in vasi appesi, oppure come rampicante, aiutata da graticci o tutori.
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Richiede molta luce, ma non sopporta il sole diretto, collocare quindi in zona ombreggiata o molto luminosa quando la si ritira in luogo riparato. Per i mesi in cui la pianta vive in luogo riparato, per una buona conservazione della Dipladenia è fondamentale mantenere una elevata umidità dell’aria. In caso di aria eccessivamente secca, la Dipladenia può deperare.
temperatura: Sopporta molto bene le alte temperature, si consiglia di non scendere sotto i 13-14°. Per lo sviluppo ideale richiede i 18°C. circa.
substrato: Leggero con prevalenza di torba e presenza di sabbia o ghiaietta sul fondo.
irrigazione: Mantenere umido il terreno durante l’estate riducendo progressivamente rispetto alla temperatura.
concimazione: Utilizzare concime complesso a lenta cessione nella proporzione di 30 gr. per decalitro di terra.
propagazione: Tramite talee erbacee in primavera. Le talee vanno piantate in un substrato di torba ed agriperlite in un ambiente dall’umidità elevata e con una temperatura di 23°C. circa.
rinvaso: In primavera indicativamente ogni 2-3 anni. Il diametro massimo del vaso deve essere di 20-30 cm., dopodichè e necessario cambiare solo il terriccio superficiale.
potatura: Come per tutte le piante rampicanti e’ importante. Per avere una pianta rampicante non occorre potare solo i rametti laterali. Per avere una pianta a cespuglio dopo la fioritura potare i nuovi rametti a 5 cm dall’inserzione utilizzando le apposite cesoie. In generale si consiglia di potare leggermente i rami all’inizio della primavera o in autunno, per evitare che la pianta lignifichi troppo nella parte inferiore, perdendo le foglie. Solo se la vegetazione della pianta si rinnova avremo una buona fioritura.
avversità: Può essere soggetta ad attacchi da ragnetto rosso, intervenire tempestivamente con acaricidi specifici e cercando di mantenere elevata l’umidità ambientale. L’eccesso di acqua potrebbe però causare marciumi radicali.
piccoli consigli: Evitare di posizionarla in zona troppo ventilata sia in interni che in esterni. E’ sufficiente eliminare i fiori appassiti o i rami secchi o danneggiati. Per le specie trattate come rampicanti è necessario fornire dei sostegni adatti.
curiosità
storia: L’origine etimologica deriva dal greco: diplos, = doppio e aden= ghiandola, a causa della presenza di due ghiandole nell’ovario.