In questa guida spieghiamo come coltivare Datura e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Datura
famiglia: Solanacee
breve descrizione: E’ una bellissima pianta ornamentale di tipo arbustivo, di coltivazione non semplicissima , conosciuta già fin dall’ antichità. Sono divise in specie perenni e specie annuali. Le prime possono essere di tipo arbustivo o arboreo, con fiori dalla corolla imbutiforme e profumata con i frutti simili a capsule aculeate nelle specie erbacee, non aculeate in quelle arbustive. Tra le specie annuali ricordiamo: D.metel con fusti rossi e fiori bianchi lunghi 20 cm.; la D. cornigera con fiori gialli o bianchi, penduli e molto profumati. L’altezza dipende dalla specie e varia da 1 m. a 5 m.
durata: Perenne o annuale
periodo di fioritura: Ha fiori campanulati che possono essere bianchi, rosa, arancio. La fioritura avviene tra luglio ed ottobre; i fiori rimangono chiusi durante il giorno per poi aprirsi completamente la notte, emanando un intenso e penetrante odore che attira le farfalle notturne; l’ impollinazione è infatti entomogama (tramite Insetti pronubi ).
area di origine: America Meridionale, Asia, Europa.
clima: temperato
uso: Viene coltivata come pianta ornamentale da esterno. Solitamente le specie annuali sono utilizzate nell’arricchimento decorativo di bordure, quelle arbustive come esemplari isolati nei giardini.
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Cresce bene sia in posizione soleggiata che leggermente soleggiata
temperatura: Non sopporta ne il caldo troppo intenso ne il freddo rigido
substrato: Si adatta a quasi tutti i tipi di terreno. Si consiglia per le specie che si coltivano in vaso un substrato composto da torba e sabbia.
irrigazione: Annaffiare con parsimonia facendo attenzione a che il terreno non rimanga troppo umido
concimazione: Da aprile a settembre occorre somministrare fertilizzante solubile
propagazione: Avviene per talea oppure per seme, mantenendo i semi a bagno per 24 ore in acqua tiepida prima di seminarli. Se tardiamo la semina delle specie annuali a fine estate, la si può effettuare anche in piena terra.
rinvaso: La pianta va seminata direttamente a dimora, in primavera, in quanto non sopporta i trapianti
potatura: Eliminare i rami secchi o danneggiati e quelli antiestetici
avversità: può essere soggetta ad attacchi da parte del ragnetto rosso o del virus del mosaico. Nel secondo caso bisogna eliminare gli esemplari colpiti.
piccoli consigli: Evitare ristagni d’acqua
curiosità
storia: La sua origine è incerta e le sue proprietà erano già conosciute dagli indigeni sia del Nuovo che del Vecchio Mondo. In Italia, questa specie si trova naturalizzata in tutte le regioni. viene volgarmente chiamata “erba del diavolo” oppure “erba delle streghe” per gli effetti del suo veleno.
ambiente: Nell’Italia settentrionale la datura è da considerarsi una pianta annuale.
letteratura e mitologia: Teofrasto, filosofo greco del terzo secolo a.C. diceva: “poche gocce di stramonio provocano allegria, una doppia dose eccitazione e paurose visioni, una dose tripla pazzia, mentre la dose quadruplicata porta alla morte”. Il nome del genere deriva dal vocabolo arabo “Tatorha”.
arte: Nel linguaggio dei fiori la datura simboleggia le facili illusioni e il breve incanto della bellezza, per la fragilità della corolla.