In questa guida spieghiamo come coltivare Cycas Revoluta e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Cycas revoluta
famiglia: Cycadaceae
breve descrizione: Pianta a fusto eretto, molto interessante da un punto di vista decorativo, infatti, ha l’aspetto di una palma. Le foglie sono pennate, sempreverdi, lunghe circa 1,5 m., un po’arcuate e formate da moltissime foglioline coriacee di colore verde intenso brillante, lineari ed appuntite all’estremità. E’ una pianta dioica, ossia, esistono esemplari con soli fiori maschili ed altri con soli fiori femminili. In entrambi i casi le infiorescenze sono riunite al centro del ciuffo di foglie. I semi sono carnosi e di colore rossastro, si possono consumare come alimento.
durata: Perenne
periodo di fioritura: I fiori si formano al centro del ciuffo di foglie
area di origine: Estemo oriente, Giappone, Madagascar e Oceania.
clima: Temperato
uso: Nelle regioni a clima più mite viene coltivata in piena terra, in giardino, in posti più freddi, va coltivata in vaso e può anche essere tenuta in appartamento. Come pianta d’appartamento è molto apprezzata per il suo elegante portamento.
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Se vive in esterni può essere esposta al sole diretto o in mezz’ombra. In interni garantirle un’ottimale luminosità, evitando l’esposizione diretta ai raggi del sole, se filtrati da un vetro.
temperatura: Pur essendo una pianta di origine tropicale sopporta temperature anche abbastanza basse. Non coltivare in esterni dove il clima è troppo rigido.
substrato: Predilige un substrato fertile, sabbioso e ben drenato. Terra da giardino arricchita con sostanza organica decomposta, torba o terriccio superficiale di bosco e sabbia
irrigazione: L’irrigazione anche nei periodi più caldi deve essere abbastanza scarsa. Regolarsi secondo la stagione, diminuendo gli interventi con il calare della temperatura.
concimazione: Da marzo a settembre aggiungere del fertilizzante all’acqua delle annaffiature una volta al mese; molto gradito anche lo stallatico ben maturo.
propagazione: Procedete trapiantando i germogli basali che la pianta produce, in vasi di piccole dimensioni. Può essere seminata in cassetta in un substrato altamente drenante composto da terra fertile e sabbia in parti uguali.
rinvaso: In genere è necessario rinvasare la pianta ogni 2 o 3 anni
potatura: In primavera si devono eliminare i rami più vecchi e le parti secche o danneggiate
avversità: Puo’ essere soggetta a malattie fungine fogliari e a marciume radicale nel caso si creino ristagni d’acqua, queste ultime probòematiche sono evitabili seguendo le cure adeguate e scegliendo substrati adatti.
piccoli consigli: Il fusto funziona come una riserva d’acqua cui la pianta puo attingere in caso di periodi di siccità. Lasciare che il terreno si asciughi tra un’annaffiatura e l’altra. Questa pianta dalla crescita lenta ha un ottima resistenza ambientale.
curiosità
storia: Questa pianta è stata scopera alla fine del ‘700, arrivò in Europa per la prima volta a Palermo, dove venne messa a dimora nell’orto botanico, era il 1793. E’ considerata una delle piante più antiche della terra.
ambiente: Ponete particolare attenzione alle annaffiature in modo da evitare l’eccesso di acqua e all’esposizione, evitando il sole diretto. Pulite le foglie all’occorrenza con un panno umido e con spruzzature mensili. Non utilizzate lucidanti fogliari
cucina: Nei paesi d’origine il midollo del tronco è sfruttato a scopo alimentare per creare una fecola chiamata sago, che è considerato un alimento apprezzabile.