In questa guida spieghiamo come coltivare Clematis Armandii e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
Famiglia: Ranunculaceae
Genere: Clematis
Specie: armandii
Coltivazione
Piante straordinarie, le clematidi. Creano dipendenza. Una volta comprata la prima, se ne acquista di sicuro una seconda, e poi una terza…. ed è difficile uscirne. Foglie, forma e colore dei fiori, epoca di fioritura variano molto a seconda delle specie e varietà. In generale, queste piante vogliono terriccio universale, piede al fresco, cioè base ombreggiata, magari da un’altra pianta o un mezzo vaso rovesciato, e testa al sole. Un discorso tutto speciale lo merita la Clematis armandii. Rampicante, sempreverde. Ha foglie allungate e strette, lucide ed eleganti.
Soprattutto, in marzo/aprile, ma a volte anche con un certo anticipo rispetto a questi mesi, regala fioriture spettacolari (una seconda fioritura ho potuto registrarla solo occasionalmente, in estate, ma non certo abbondante come la prima). I fiori sono bianchi, larghi circa 4 cm., a forma di stella, in mazzolini, profumatissimi. Le possibilità di utilizzo sono molte, grazie alle tante doti di questa pianta. Ricopre elegantemente grigliati e ringhiere, ma ho notato che la pianta ama stare più “sdraiata” che arrampicarsi in verticale. Piccole pergole sono perciò l’ideale per lei. Per la coltivazione (rif. Italia centro-occidentale, Roma): Buona terra fertile, contenitore piuttosto capiente (almeno 100x50cm.; le radici si sviluppano un bel pò e hanno bisogno di spazio). Umidità non eccessiva, ma costante. La pianta in generale non ha bisogno di molta acqua, tranne durante la fioritura, quando ne “beve” davvero tantissima.
Esposizione: soleggiata, radici in ombra (come tutte le clematidi). Sopporta anche posizioni semi-ombreggiate; ma in ombra, almeno per quanto ho potuto osservare io, la pianta non riesce a fiorire come sa fare al sole. Concimare in novembre e febbraio con letame maturo. Durante la bella stagione, concimare ogni 15 gg. circa con un prodotto a basso titolo di azoto. Potature: No. La pianta fa seccare ed elimina da sola (si possono anche togliere delicatamente quando necessario) i rametti e le foglie inutili. La potatura, volendo, si può praticare per far infoltire la pianta alla base o per ringiovanirla. Però ci si rimette con la fioritura dell’anno.
Rusticità
Rustica.
Propagazione
Non sono mai riuscita a riprodurla per talea. Ma una volta ne è nata una spontaneamente in un vaso vicino, forse il vento vi aveva depositato uno dei tanti semi che la pianta produce dopo la fioritura. Anche dopo la caduta dei petali, comunque, la C.armandii presenta dei motivi di interesse.
Malattie e parassiti
Non ho registrato particolari parassiti animali, anche se pare che la cocciniglia possa far danni. A volte attacchi fungini, in condizioni di umidità eccessiva, producono macchie nere sulle foglie. Non ho mai trattato però, le foglie malate dopo qualche tempo seccano da sole.