In questa guida spieghiamo come coltivare Caprifoglio e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Lonicera
famiglia: Caprifoliaceae
breve descrizione: Pianta principalmente da esterno, sempreverde, a seconda della specie può essere rampicante o arbustivo. Di facile coltivazione, anche se alcune specie sono più delicate. l’altezza che può raggiungere è di 20 metri. Le specie rampicanti si attorcigliano ad arbusti o tronchi degli alberi e proprio per questo motivo sono anche chiamate abbracciaboschi. Il caprifoglio, dai fiori bellissimi e dal profumo delicato, è una pianta spontanea molto interessante per le proprietà medicinali. Presenta un fusto legnoso e rami che si arrampicano sulle altre piante, ricordano le liane, col loro portamento imprevedibile e bizzarro. Le foglie, caduche, sono ovali, opposte, di un colore verde brillante nella parte superiore e glauche in quella inferiore. I fiori, molto profumati, riuniti in fascetti, hanno la corolla tubolosa o campanulata, di un colore che varia dal bianco al rosso, al giallo. Il frutto, una bacca carnosa rossa contenente alcuni semi, è tossico: attenzione quindi a non raccoglierne e soprattutto a riconoscerlo. La specie più nota è Lonicera caprifolium, un rampicante diffuso nei boschi, con fiori bianco-rosa che sbocciano da maggio.
durata: Perenne
periodo di fioritura: Dipende dalla specie da fine aprile a fine agosto.
area di origine: Asia, Emisfero boreale
clima: Mediterraneo
uso: E’ coltivato generalmente in piena terra, e per formare siepi, ma è possibile la coltivazione anche in vaso
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: A seconda della specie sole diretto o leggera ombra in esterni. In interni solo luce indiretta. Per le specie rampicanti il tipo di esposizione ideale è con la base parzialmente all’ombra e la chioma in pieno sole. In realtà è una specie piuttosto rustica che si adatta a qualsiasi tipo di esposizione.
temperatura: Dipende dalla specie. Variano da circa 5° a 26° d’estate. In generale la maggior parte delle specie è resistente sia alle alte che alle basse temperature. Le specie più delicate sono: l.etrusca, l.ssempervirens.
substrato: Normale, ricco di concime organico. In vaso utilizzare mix di terra e torba con minima parte di sabbia.
irrigazione: In esterni solo in periodi di prolungata siccità o in presenza di piante giovani, in interni evitare assolutamente ristagni d’acqua.
concimazione: Utilizzare fertilizzante complesso seguendo le indicazioni del produttore
propagazione: Tramite talea a fine estate, tramite seme a inizio autunno. La semina si effettua per le specie rampicanti. Quando le piantine formate sono maneggiabili si trapiantano in piccoli vasi, che verranno sostituiti mano a mano da vasi più grandi. In autunno si mettono a dimora. Le talee si prelevano dal fusto in piena estate, si piantano in un substrato di torba e sabbia e si ripongono in luoghi protetti. Le specie rampicanti, si mettono a dimora l’anno successivo; le specie arbustive saranno gradualmente travasate in contenitori più ampi.
rinvaso: Quando necessario, in primavera
potatura: E’ sufficiente rimuovere le parti danneggiate o i fiori appassiti, secondo l’epoca di fioritura: per le specie che fioriscono prima la potatura va effettuata a fioritura appena finita; per le specie a fioritura tardiva si consiglia una potatura leggera a fine inverno.
avversità: Può essere soggetta ad attacchi di afidi, utilizzare prodotti specifici ( aficidi). Se notiamo una patina muffosa bianca sulle foglie, si tratta dell’oidio, da combattere con antioidici. Il “male del piombo” fa seccare i rami e rende le foglie di color plumbeo; in questo caso, è buona norma eliminare le foglie colpite.
piccoli consigli: E’una pianta resistente, a foglie decidue, spesso diffusa allo stato spontaneo nei boschi. Cogliere un ramo di Caprifoglio significa, nel linguaggio dei fiori, felicità in famiglia.
curiosità
storia: Dal latino ‘caprifolium’ (che significa ‘foglia di capra’, ma è chiamato comunemente madreselva e manine.
ambiente: Ne esistono diverse specie, sia arbustive che rampicanti, le specie rampicanti sono spesso utilizzate per ricoprire pergolati e muri. Cresce spontaneamente nei boschi e lungo le siepi, dal mare fino alla regione submontana, ma è anche coltivato come pianta ornamentale.