In questa guida spieghiamo come coltivare Campanula e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
NOMENCLATURA
NOME SCIENTIFICO Campanula
FAMIGLIA Campanulaceae
NOME COMUNE campanula
Descrizione generale
Pianta di semplice coltivabilità, sia erbacea sia frutticosa. Si tratta di specie rustiche, adatte anche alla coltivazione in vaso. Molto spesso queste piante producono un succo lattiginoso; le foglie sono intere, alterne; i fiori, dai colori molto vivaci, sono sia singoli che disposti in infiorescenze, hanno calici con 5 divisioni, corolla con 5 lobi e 5 stami e producono un frutto carnoso o una capsula con molti semi. L’altezza varia da 5-10 cm. ad 1,5 m. A questa famiglia di piante appartengono circa 300 specie. Tra le specie perenni ricordiamo la C. fragilis dai fiori bianchi e celesti; la C. persicaefolia, spontanea in varie parti del mondo con fiori colorati di blu, azzurro chiaro o bianco, di grande sviluppo, con steli alti fino a 1 m, coltivata per la produzione del fiore reciso; la C. portenschlagiana (sinonimo di C. muralis) con fiori colorati di azzurro brillante, la C. pyramidalis coltivabile in vaso, la C. carpatica, la C. fragilis e la C. alliariifolia per decorare giardini rocciosi.
esposizione
In vaso posizionare assolutamente in zona con luce abbondante ma indiretta, in esterni si consiglia una leggera ombreggiatura.
fioritura
A seconda della specie fiorisce da maggio fino a settembre. Le piante ottenute da semi fioriscono dopo circa 2 anni.
concimazione
Qualsiasi concime per piante fiorite, seguendo sempre le indicazioni del produttore. Buona norma sarebbe effettuare concimazioni ogni due settimane, con fertilizzante liquido, nel periodo della fioritura.
irrigazione
Abbondanti in estate evitando ristagni d’acqua e utilizzando acqua a temperatura ambiente, molto adatta è quella del rubinetto, perchè solitamente molto calcarea. Possiamo anche nebulizzare dell’acqua sulla pianta, questa operazione è sconsigliata durante la fioritura e va effettuata sempre la sera.
potatura
E’ sufficiente rimuovere le parti danneggiate o i fiori appassiti. Per favorire un’aspetto più compatto e per stimolare la fioritura, si deve effettuare la regolare potatura della chioma cimando i getti apicali .
malattie
I parassiti animali che possono danneggiarla alle foglie o nei germiogli sono le lumache. Per debellarle basta fornirsi delle apposite esche. Gli acari possono creare danni creando il disseccamento della pianta. Per alcune specie possono manifestarsi attacchi di ruggine, sulle foglie compaiono delle pustole arancioni che vanno trattate con apposito funghicida.
particolarità
In esterni la Campanula può essere coltivata in giardini o bordure a seconda della specie; deve essere annaffiata frequentemente nel periodo vegetativo. Il pericolo più grosso è che si verifichino marciumi o disseccamenti alle radici a seconda degli eccessi o delle carenze idriche.
temperatura
A seconda della specie ed a seconda del tipo di coltivazione possono resistere a bassissime temperature. Si consiglia di non superare i 22°gradi in estate, la temperatura ideale si aggira tra i 13 ed i 17 gradi, dopo la fioritura però, per agevolare il periodo di riposo, predilige temperature più basse (6-10° gradi).
rinvaso
Non necessita di rinvasi frequenti. Quando viene effettuato, sempre in primavera, è bene sostituire parte del terriccio.
substrato
Qualsiasi, in vaso utilizzare un mix di terra, torba e poca sabbia o ghiaia piccola per drenaggio. Se la temperatura è troppo elevata è opportuno mettere della ghiaia o dell’argilla espansa bagnata nel sottovaso.
propagazione
Tramite semina in autunno o in primavera. Si deve preparare una composta di sabbia e torba, i semi vanno sparsi superficialmente, senza ricoprirli di terra. Quando le piantine sono maneggiabili, vanno trapiantate in vasi di 8 cm. Possono essere messe a dimora o invasate in vaso da 14 cm quando sono diventate più grandi, questa operazione va effettuata in primavera o in autunno. Si può praticare anche la propagazione tramite talea, utilizzando i residui della potatura: si prendono dei germogli in primavera e si fanno radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. Questo metodo non è adatto per le tipologie di specie biennali.