In questa guida spieghiamo come coltivare Cambria e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Cambria
famiglia: Orchidaceae
breve descrizione: La Cambria è un ibrido nato da diverse specie di Orchidee. La forma, le dimensioni e la colorazione dei suoi magnifici fiori è molto variabile; le foglie sono rade e molto allungate. Durante l’autunno, l’intera pianta può assumere una colorazione arancione-rossastra. E’ una specie di semplice coltivazione. Le specie epifite hanno l’apparato radicale ricoperto da velamen. Questa sostanza è utilissima per l’assorbimento dell’acqua ed in generale delle particelle di umidità.
durata: perenne
periodo di fioritura: I fiori possono essere tigrati o di un unico colore, gialli, rossi, rosati e bianchi.
area di origine: sono ibridi di altre specie provenienti dall’Africa e dall’Asia.
clima: mite
uso: pianta d’appartamento molto ornamentale per i suoi particolarissimi fiori.
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: esporre in zona molto luminosa lontano dai raggi diretto del sole che possono danneggiare il fogliame bruciandolo.
temperatura: nella fase vegetativa vive bene con temperatura di circa 20°C, durante l’autunno e l’inverno è bene che stia al riparo in posti non riscaldati.
substrato: utilizzare un terriccio dedicato per orchidee. Essendo una specie epifita ama terreni soffici, molto areati.
irrigazione: nel periodo vegetativo irrigare regolarmente, nel periodo di riposo intervenire una volta al mese.
concimazione: utilizzare un fertilizzante per orchidee.
propagazione: per suddivisione degli pseudobulbi in primavera.
rinvaso: rinvasare gli esemplari grandi dopo la fioritura.
potatura: se dopo la fioritura si recide il fusto si creerà uno pseudobulbo che potrà dare nuova fioritura l’anno successivo.
avversità: in condizioni di scarsa areazione, possono temere l’attacco degli acari o delle cocciniglie.
piccoli consigli: se dopo la fioritura sottoponiamo la pianta ad un periodo di riposo vegetativo a temperature di circa 8°C la ripresa vegetativa sarà maggiormente stimolata.
curiosità
storia: Nell’antica Cina erano considerate fiori i grado di allontanare influenze nefaste, in particolare la sterilità. Nel Medioevo le si attribuivano proprietà fecondatrici di cui parlavano gli antichi.
ambiente: I fiori sono molto adatti a essere recisi in quanto sono molto resistenti. Gli ibridi che sono stati creati sono moltissimi, a volte è anche difficoltoso avere informazioni sicure sulle origini. Le Orchidee appartengono ad un numeroso gruppo di piante testato dalla nasa nell’ambito di studi sulla purificazione dell’aria. Le Phalaenopsis sono piante idonee a vivere in appartamento con lo scopo di depurare l’aria che vi respiriamo! Producono ossigeno e contribuiscono al mantenimento del giusto grado di umidità dell’aria. In particolare, sono in grado di rimuove dall’aria xilene, toluene e formaldehyde. Lo xilene ed il toluene si originano dai pannelli di truciolato e di cartone, dalle vernici, dalle fotocopiatrici e dagli schermi di computer. La formaldeide, invece, è prodotta dal fumo di sigaretta, dal gas dei fornelli, dai sacchetti di plastica, dagli abiti di tintoria e dagli smalti. Le Orchidee Phalaenopsis sono epifite monopodali, ossia, in natura vivono sugli alberi che sfruttano come sostegno e presentano un solo piede vegetativo. Questo è possibile perchè ai tropici l’umidità atmosferica costantemente alta, permette a parecchie piante (orchidee, bromeliacee, felci e persino cactus) di sopravvivere con le ” radici all’aria” senza disidratarsi. Crescono negli incroci dei rami, dove si accumula un minimo di humus. I rami degli alberi sono quindi dotati di vari “comfort”, come cuscinetti di muschi e licheni, dove le piante epifite possono affondare le proprie radici.