In questa guida spieghiamo come coltivare Bignonia e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: bignonia
famiglia: Bignoniaceae
breve descrizione: Pianta che può raggiungere anche i 10 metri d’altezza. Le foglie sono oblunghe e dentate e si sviluppano a due a due in maniera simmetrica rispetto al ramo, terminando in un viticcio ramificato, dotato di ventose che consentono alla pianta di “arrampicarsi”. I fiori sono di colore rosso-arancio, raggruppati in cime peduncolate e muniti di una corolla tubulosa, lunga 4-5 cm, terminante con 5 lobi allargati
durata: Perenne
periodo di fioritura: fiorisce durante l’estate, i suoi fiori si rinnovano continuamente e singolarmente durano poco.
area di origine: Questa specie è originaria dell’America del Nord e più precisamente delle regioni centrali e meridionali degli Stati Uniti
clima: Temperato
uso: Pianta ornamentale coltivata principalmente per i fiori
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Predilige molta luce ed il sole diretto. Può essere tenuta sempre all’esterno soprattutto nell’Italia meridionale, mentre nelle altre regioni dipende dagli andamenti stagionali e dai microclimi che vi si possono verificare
temperatura: Si consiglia di non scendere, se coltivata in vaso, sotto i 7°C
substrato: Prediligono un terreno fertile, ricco di sostanza organica su di una base a forte componente argillosa
irrigazione: Le annaffiature devono essere abbondanti durante il periodo primaverile-estivo, moderate durante l’inverno
propagazione: La moltiplicazione si effettua in primavera e si ottiene prelevando talee semilegnose dai germogli laterali della pianta; le talee dovranno essere piantate negli appositi cassoni da moltiplicazione, riempiti con sabbia. A radicazione avvenuta (dopo circa 2 mesi), le piantine dovranno essere trasferite in vasi di media grandezza, riempiti con composta compatta
rinvaso: La piantumazione deve essere effettuata in primavera, collocando la pianta in grandi vasi
potatura: La potatura è da praticarsi in primavera, avendo cura di eliminare i rami secchi e di accorciare i rami di maggiori dimensioni
avversità: Può essere soggetta ad attacchi di afidi
piccoli consigli: Evitare i ristagni d’acqua, ma, in generale, non richiede cure particolari
curiosità
storia: fino al 1700 la pianta è stata chiamata teocoma
ambiente: Diversi anni fa è arrivata sul mercato una nuova bignonia che si chiama Campsis radicans Flamenco: ha i fiori rossi come la bignonia radicans, ma fiorisce molto e con una fioritura prolungata, cespugliosa e con un fogliame verde scuro. Successivamente è arrivata dalla Francia la Campsis radicans Indian Summer, dai fiori di un arancio assolutamente puro e dalla vegetazione contenuta a causa della sua fioritura massiva. Questa varietà è in fiore praticamente dai primi di giugno alla fine di settembre. Sarà presentata a breve la Campsis radicans Judy. E’ una varietà dai fiori bicolori: gialli esternamente e rossi nell’interno. La fioritura è prolungata anche se non molto abbondante. La vegetazione è, invece, molto forte, con rami lunghi e sottili e un fogliame leggero. Si presterà quindi molto bene per coprire grandi spalliere o pergolati
letteratura e mitologia: Una leggenda greca narra che le Muse, una volta morte divenivano fiori a loro simili, le Begnonie appunto. E’ un fiore sacro al Sole ed è la pianta che protegge scrittori e artisti favorendone l’ispirazione.
arte: Ancora oggi presso le popolazioni del Messico, del Perù e dell’Argentina è considerato il fiore simbolo della prosperità, della ricchezza e quindi, se regalato, esprime buon auspicio e fortuna. A tale riguardo è utilizzato per addobbare le chiese durante le cerimonie e generalmente collocato nelle vicinanze della porta d’ingresso delle case, per proteggere e portare fortuna a coloro che vi abitano. nel linguaggio dei fiori regalare una begonia significa augurare un’inattesa fortuna