In questa guida spieghiamo come coltivare Azzeruolo e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Crataegus azarolus
famiglia: Rosaceae
breve descrizione: l’azzeruolo è un piccolo albero o un arbusto deciduo, di lenta crescita, che può raggiungere gli 8-10 m di altezza. La chioma ha forma arrotondata o piramidale ed i rami sono più o meno tomentosi, inermi o con rare spine nelle varietà coltivate. Le foglie sono caduche, alterne, più o meno coriacee, con peduncolo breve, dotate di stipole poco persistenti. La forma del lembo fogliare e della stipola varia in dipendenza del tipo di ramo, a legno o a frutto, su cui è inserita. Nel ramo a frutto la lamina è cuneata o arrotondata alla base, lobata, con 1-3 paia di lobi a seconda della varietà. Il margine è pressochè intero o inciso all’apice. La pagina superiore è generalmente quasi glabra, lucida, quella inferiore verde pallido-grigiastro, glabra o pubescente. I fiori sono bianchi, con peduncolo breve e tomentoso, riuniti in numero di 5-25 in corimbi. Il fiore è pentamero, con calice tomentoso, 5 sepali brevi e triangolari, petali arrotondati, 2-3 stili e 16-27 stami. Fiori e frutti si formano all’apice del germoglio dell’anno, originatosi da una gemma mista; dopo la raccolta dei frutti l’apice dissecca e una gemma laterale sottostante dà origine alla crescita dell’anno successivo. Il frutto è un pomo sferoidale, sferico-appiattito o quasi piriforme, con diametro di 2-2,7 cm, altezza fino a 3,5 cm, che contiene generalmente 2-3 semi rivestiti da tegumenti spessi e legnosi. Il peso del frutto varia dai 2-3 g ai 10-12 g nelle varietà coltivate. Il colore della buccia va dal giallo pallido al giallo intenso, talora soffuso di rosso, all’arancio-rosso, al rosso. La polpa è dolce, più o meno acidula, succosa, saporita ed aromatica a seconda della varietà. La maturazione si verifica a fine agosto-inizi di ottobre; i frutti possono essere conservati per qualche mese
durata: Perenne
periodo di fioritura: La fioritura si verifica generalmente da fine aprile alla prima quindicina di maggio, scalarmente nel corimbo e nella pianta e con differenze tra le varietà
area di origine: Gran parte dei botanici ritiene che questa specie sia originaria dell’Asia Minore o dell’isola di Creta, da cui si sarebbe diffusa come coltivazione in tutto il resto del Mediterraneo e dell’Europa
clima: Temperato
uso: l’azzeruolo è specie multi-funzionale: è, infatti, pianta ornamentale, da frutto e medicinale. Come pianta decorativa in parchi e giardini unisce ai pregi estetici nelle fasi di fioritura e di maturazione l’edulità del frutto, consumato dall’uomo, ma che può anche avere l’importante funzione di alimentazione dell’avifauna. Come pianta da frutto, è coltivato in frutteti familiari e giardini in esemplari isolati, in filari o innestato in siepi di biancospino
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Specie termofila, predilige i pendii collinari in buona esposizione, in particolare nella fascia climatica della roverella e del leccio
temperatura: Preferisce un clima mite
substrato: Tollera tutti i tipi di terreno ad esclusione di quelli molto argillosi e umidi
irrigazione: Resiste senza problemi a periodi di siccità prolungata
propagazione: Per moltiplicare l’azzeruolo si ricorre all’innesto, che dà la certezza di ottenere piante uguali a quella preferita. Come portinnesto viene utilizzato soprattutto il biancospino, anche per la sua notevole adattabilità a diverse condizioni ambientali; si può impiegare anche il franco giallo o rosso (cioè un azzeruolo proveniente da seme di azzeruolo giallo o rosso), ma la crescita delle piante così ottenute è molto lenta. Altri portinnesti possibili sono rappresentati dal cotogno, dal pero e dal nespolo comune, ma frequenti casi di disaffinità d’innesto (l’innesto non “attacca”) ne sconsigliano l’uso
potatura: Poichè l’azzeruolo sopporta bene la potatura, non servono regole particolari e perciò ci si potrà limitare ad effettuare i tagli necessari a far assumere all’albero la forma che si preferisce e per eliminare qualcuno dei rami deperiti o diradare quelli troppo fitti, anche per agevolare la raccolta, specialmente se i rami sono provvisti di spine. Va da sè che più si taglia più si ritarda la messa a frutto, come succede per tutte le piante
avversità: l’azzeruolo è una pianta rustica che, soprattutto nel piccolo frutteto di famiglia, dove si vogliono ottenere frutti privi di residui di antiparassitari, può essere coltivata senza trattamenti con fitofarmaci
piccoli consigli: Non ha bisogno di cure particolari
curiosità
ambiente: Le potenzialità della specie quale portinnesto per pero e melo idoneo ad aree aride sono state studiate recentemente ed hanno dato buoni risultati
cucina: I frutti, dal sapore gradevole, dolce ed acidulo, vengono consumati allo stato fresco, soprattutto nelle regioni meridionali. Possono essere trovati in vendita in settembre ed ottobre, spesso a prezzi da “amatore”, nei mercati locali e nei negozi di primizie di alcune città. Vengono talora riproposti come ingredienti di ricette antiche e nuove, come confetture, marmellate e gelatine, insalate e macedonie di frutta; si utilizzano in pasticceria, si conservano sotto spirito e grappa.