In questa guida spieghiamo come coltivare Assenzio e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Artemisia absinthium
famiglia: Compositae
breve descrizione: Semiarbusto erbaceo, rustico, dotato di radici rizomatose e ramificate da cui si sviluppa una rosetta di foglie grigio verdi. Da questa si innalzano i fusti, spesso alti più di un metro; quelli fioriferi portano capolini gialli riuniti in pannocchie. Le foglie sono dentellate e simili per forma a quelle del prezzemolo o del crisantemo, o filiformi e profondamente divise. Di colore grigio verde o grigio chiaro, sono coperte di fini peli setosi per cui hanno un aspetto argenteo e vellutato; quelle che nascono sulla parte più alta dei fusti hanno forma più semplice e sono prive di picciolo
durata: Perenne
periodo di fioritura: Estate
area di origine: Europa
clima: Temperato
uso: E’ una pianta ornamentale, ma viene coltivata anche per le sue proprietà medicinali; infatti contiene i principi attivi nelle foglie e nelle cime fiorite. E’ molto usata, inoltre, per aromatizzare i liquori, tra cui il vermut, vino liquoroso dal gradevole gusto amaro e tonico il cui caratteristico sapore è dovuto proprio all’Artemisia absinthium
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Amano una posizione soleggiata e riparata
temperatura: Resistono bene alle alte temperature, ma soffrono i grandi freddi
substrato: In generale amano i terreni calcarei, leggeri, non argillosi
irrigazione: Necessita di essere annaffiata solo in periodi particolarmente siccitosi
concimazione: All’inizio della stagione vegetativa
propagazione: Chi desidera procedere alla semina deve effettuarla in autunno; chi preferisce affidarsi alle talee deve staccare un pezzo di fusto legnoso dalla pianta madre in estate. Un altro metodo di riproduzione consiste nel preparare margotte semilegnose in agosto
rinvaso: In primavera se necessario
potatura: Eliminare gli steli dei fiori appassiti e, in primavera, le parti danneggiate dal freddo
avversità: Non ci sono da segnalare particolari malattie o parassiti
piccoli consigli: La coltivazione non richiede cure particolari: è sufficiente cercare di rievocare le condizioni naturali. La coltivazione in vaso non è consigliabile in quanto l’assenzio risulta poco adattabile a tale situazione
curiosità
ambiente: L’assenzio cresce nei terreni piuttosto aridi di tutta l’Europa e L’asia. Irrorando generosamente le piante da frutto e le erbe dell’orto con un’infusione, lasciata a macerare per qualche giorno, di acqua e assenzio si osserverà una notevole riduzione dei parassiti dei bruchi e degli afidi e si potrà così evitare di ricorrere ai pesticidi
cucina: Dall’assenzio si ricava un liquore che dà sintomi simili alle droghe leggere per questo motivo è illegale. Il Vermuth contiene solo le sostanze amare ma nessu olio essenziale, infatti non è periocoloso.
letteratura e mitologia: Il nome del genere pare derivare da Artemide, la dea protettrice delle piante medicinali che giovano alle donne
arte: L’assenzio come inebriante è stato celebrato anche dall’arte. Shakespeare mette sulle labbra di Amleto l’esclamazione “Assenzio! Assenzio!”, il maestro dell’impressionismo Manet lo propone in un quadro intitolato appunto “L’assenzio”. Sono però i grandi poeti francesi ad aver reso l’assenzio leggendario e immortale: Baudelaire, Verlaine, Rimbaud si perdevano e si ritrovavano tra i suoi sorsi. L’assenzio, detto anche “erba santa” per le sue proprietà medicamentose, e molto amaro, tanto da diventare proverbiale per questa sua caratteristica. Già nelle Sacre Scritture simboleggiava le traversie e i dolori della vita, e si usa dire di qualcosa è amaro come l’assenzio.