In questa guida spieghiamo come coltivare Anthyllis Montana e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Anthyllis montana
famiglia: Leguminosae
breve descrizione: Pianta erbacea che ha l’aspetto di un basso cespuglio, alta 10-30 cm, pelosa, rampante e legnosa alla base. I fusti sono corti ed erbacei; le foglie di colore verde-glauco, imparipennate, in numero di 17-31, alterne, uguali, oblunghe, pubescenti sulle due facce. I fiori sono riuniti in un capolino denso e rotondo; sono lungamente picciolati, circondati da due brattee fogliacee sessili e frastagliate. Il calice è tubuloso a 5 denti piumosi, diseguali. La corolla rosa o porpora raramente bianca. Vessillo più lungo delle ali e carena un po’ ricurva ed ottusa. Il frutto è un legume, glabro, oblungo ed acuminato
durata: Perenne
periodo di fioritura: Fiorisce da maggio a luglio
area di origine: Montagne mediterranee
clima: Temperato freddo
uso: Cresce spontaneamente in montagna, ma può venire coltivata in giardini montani. Ha anche usi farmaceutici
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Predilige essere esposta in luoghi molto luminosi
temperatura: Preferisce un clima più rigido ad uno troppo caldo
substrato: Preferisce luoghi erbosi e rocciosi, preferibilmente di natura calcarea, da 300 fino a oltre 2000 m di altitudine
irrigazione: Si accontenta delle precipitazioni naturali
propagazione: Per seme
potatura: Non si effettuano potature
avversità: Non è soggetto a particolari malattie o parassiti
piccoli consigli: Non ha bisogno di cure particolari
curiosità
ambiente: Pianta estremamente polimorfa, che si incrocia facilmente dando spesso origine ad ibridi di cui sono state descritte diverse sottospecie, che presentano caratteri morfologici simili, rendendone difficile la determinazione
letteratura e mitologia: I caratteristici calici pelosi, hanno dato il nome, che deriva dal greco, al genere, l’ambiente di crescita ha dato il nome specifico.