In questa guida spieghiamo come coltivare Ampelopsis e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Ampelopsis
famiglia: Vitaceae
breve descrizione: pianta decidua, rampicante o tappezzante, con grandi foglie tri-penta lobate, verde scuro, spesso con peluria bianca sulla pagina inferiore; gli steli sono legnosi e producono lunghi viticci con cui la pianta si sostiene a muretti o a graticci. Le infiorescenze sono costituite da grappoli larghi di piccoli fiorellini color crema, seguiti da frutti tondeggianti di colore rosa-violetto, che maturano in autunno inoltrato, divenendo di colore blu scuro. Volendo si può lasciare sviluppare la pianta come un cespuglio globoso, senza farla arrampicare su un supporto
durata: Perenne
periodo di fioritura: Da metà primavera all’estate
area di origine: America settentrionale e Asia
clima: Temperato caldo
uso: Viene utilizzata come pianta da esterno, ma può essere tenuta anche in vaso, soprattutto nelle zone ad inverni freddi con gelate. E’ adatta ad arrampicarsi sui muri, dotati di appigli per ricoprirli.
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Ama le posizioni soleggiate, anche se si sviluppa senza problemi a mezz’ombra, producendo però pochi fiori e, conseguentemente, poche bacche
temperatura: Non teme il freddo, ma le varietà variegate sono più delicate e vanno poste a dimora in posizioni riparate dai venti. Non presenta problemi di coltivazione neanche in estate, anzi, un lungo periodo di caldo intenso, aumenta la produzione di frutti
substrato: Non ha particolari esigenze per quanto riguarda il terreno di coltivazione. Si adatta senza problemi a qualsiasi substrato, anche a quelli sabbiosi o rocciosi
irrigazione: Non necessita di grandi quantità d’acqua; solitamente sono sufficienti le acqua piovane. Nei periodi più caldi dell’anno è, comunque, bene fornire acqua almeno una volta alla settimana
concimazione: Aggiungere del concime per piante verdi all’acqua delle annaffiature una volta al mese da marzo a ottobre; in autunno interrare del concime organico maturo ai piedi della pianta
propagazione: In primavera si possono utilizzare i semi estratti dai frutti dell’anno precedente, che si possono seminare in semenzaio a partire da metà febbraio, oppure direttamente a dimora in aprile. In primavera si possono praticare anche talee, utilizzando delle porzioni di ramo non ancora completamente lignificato
rinvaso: In primavera quando necessario, ogni 2 anni circa
potatura: Non viene richiesta nessuna manutenzione particolare
avversità: Fare attenzione agli afidi, che rovinano i boccioli e i germogli. Questa vite viene attaccata anche dalla peronospora e dall’oidio
piccoli consigli: In esterni può essere utilizzata come rampicante da muro, pergolato, recinzioni o altro. In vaso, per terrazzi e balconi. In questo caso è meglio utilizzare un tutore. Evitare di esporre in zona soggetta a correnti d’aria, evitare inoltre ristagni d’acqua. Non viene richiesta nessuna manutenzione particolare