In questa guida spieghiamo come coltivare Gerbera e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Gerbera
famiglia: Compositae
breve descrizione: Pianta fiorita da interno e da esterno, erbacea, con foglie lanceolate lunghe 30 cm. disposte a formare una rosetta alla base della pianta e ricoperte da una sottile peluria. I fiori sono dei capolini a forma di margherita. La specie più diffusa è la Gerbera Jamesonii, originaria del sud Africa. Esistono circa 70 specie con caratteristiche differenti. Alcune sono nane e sono coltivate anche in vaso, ma in generale, molte varietà sono usate per la produzione di fiori recisi. I capolini possono essere semplici, semidoppi e doppi con il centro del fiore scuro o chiaro ed il colore generale variabile dal bianco, al giallo, all’arancio ed al rosso, con sfumature differenti.
durata: Perenne
periodo di fioritura: Fiorisce spontaneamente in primavera e per gran parte dell’estate. Si può’ trovare forzata, da coltivazione in serra, anche negli altri periodi
area di origine: Africa meridionale ed Asia orientale
clima: Temperato
uso: Può essere utilizzata sia come pianta da giardino che d’appartamento, secondo il clima. Le piante da vaso, che vengono ritirate durante l’inverno in luoghi riparati, devono essere esposte in esterno durante la stagione calda successiva, altrimenti non tornano a fiorire.
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Vuole molta luce e si può adattare anche al sole diretto.
temperatura: La temperatura ideale per la coltivazione varia dai 18° ai 23°C. Durante la stagione fredda non scendere sotto i 5°C.
substrato: Leggero, tendenzialmente acido con prevalenza di torba con terra e sabbia.
irrigazione: Necessita di essere annaffiata con una certa frequenza, utilizzando acua a temperatura ambiente. Il terriccio non deve mai restare eccessivamente umido. Nel corso dell’inverno, diminuire molto le irrigazioni.
concimazione: concime per fiori, da somministrare in primavera
propagazione: Si effettua per divisione dei cespi in marzo-aprile. Si estrae la pianta dal terreno e si separa il singolo getto con una porzione di radici. E’ possibile anche effettuare la semina, da effettuare in autunno in un luogo riparato.
rinvaso: Quando è necessario in primavera. I vasi si scelgono secondo le dimensioni della pianta. La painta va invasata mantenendo il colletto in superficie, questa operazione è preventiva rispetto alla formazione di marciumi.
potatura: Solo asportazione dei fiori seccati o deperiti, tirando lateralmente lo stelo, si stacca da solo dalla pianta non causando danni
avversità: Ristagni d’acqua possono provocare marciumi al colletto. Può essere soggetta ad afidi e funghi fogliari
piccoli consigli: piante usate per la produzione di fiore reciso, in moltissime varietà.
curiosità
storia: La specie Gerbera Jamesonii, viene detta anche “Margherita del Transval”, in riferimento alla regione Sudafricana dalla quale proviene.
ambiente: sono in grado di svolgere un’ azione depurativa dell’aria, in particolare, contro il tricloroetilene ed il benzene. Queste proprietà sono emerse nell’ambito di esperimenti effettuati dalla NASA, l’agenzia aereospaziale americana. Questa pianta è molto apprezzata anche per il tasso elevato di traspirazione che aumenta il tasso di umidità dell’aria.