In questa guida spieghiamo come coltivare Agave e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Agave americana
famiglia: Agavaceae
breve descrizione: L’Agave è una pianta a portamento cespuglioso, che ha chioma globosa regolare. Raggiunge altezze variabili da 2-3 fino a 5-6 m. Il fusto si presenta breve e tozzo, lignificato, a corona. Le lunghe foglie carnose sono persistenti, succulente, di forma lineare, allungate, lunghe da 60-70 fino a 150-200 cm e larghe 20-30 cm (nella parte basale) hanno apice appuntito, acuminato e pungente ed il margine spinoso. I fiori sono giallo-verdastri, a perigonio campanulato tubuloso, riuniti in infiorescenze a pannocchia poste al centro delle rosette fogliari, su lunghi peduncoli o fusti eretti, alti fino a 6-8 m. Il frutto è una capsula trivalve oblunga. Alcune parti del tessuto di queste piante sono chiamate parenchima, grazie a queste strutture la pianta riesce a sopravvivere anche in caso di periodi siccitosi.
durata: 18 anni all’incirca; dopo la fioritura la pianta muore
periodo di fioritura: Tra la primavera e l’estate, nei mesi di Maggio e Giugno. Spesso, dopo la fioritura, accanto ai fiori spuntano dei “bulbilli” (piccole piantine già formate) che cadranno sul suolo e daranno vita a una nuova colonia di Agavi
area di origine: Messico
clima: Tropicale / Desertico
uso: Vengono utilizzate come piante d’appartamento nelle zone molto calde. Nelle altre come piante da giardino. In alcune viene mangiata ed utilizzata come medicinale
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Porre le agavi in luogo soleggiato, molto luminoso
temperatura: In genere possono sopportare temperature vicine ai -10°C, ma soltanto per brevi periodi, quindi in zone con inverni molto rigidi vanno riparate con tnt, o poste in serra fredda. Non hanno problemi per quanto riguarda, invece, le alte temperature. In generale le Agavi sopportano escursioni termiche notevoli ed alcune specie presentano una notevole resistenza al freddo. Le agavi originarie delle aree più settentrionali sono le più resistenti.
substrato: Utilizzare un terreno molto ben drenato, ricco di sabbia e di materiale grossolano, per permettere un maggior drenaggio. Preferiscono, in linea di massima, terreni leggermente acidi
irrigazione: Si accontentano delle piogge, e sopportano senza problemi periodi anche lunghi di siccità. Se coltivate in vaso necessitano di annaffiature sporadiche da marzo a ottobre
concimazione: Nel periodo vegetativo si può fornire del concime per piante succulente ogni 20-30 giorni
propagazione: Tramite semi che si interrano in primavera, in semenzai che vanno mantenuti umidi e in luogo soleggiato. In generale le agave si propagano asportando i succhioni basali, che radicano con molta facilità
rinvaso: Gli esemplari in contenitore vanno rinvasati ogni 3-4 anni, facendo attenzione a non danneggiare le radici, in primavera
potatura: E’ necessario asportare l’infiorescenza secca
avversità: Può essere attaccata da afidi e alla cocciniglia
piccoli consigli: Le basse temperature possono risultare letali per la pianta, ma non presentano difficoltà di coltivazione
curiosità
ambiente: Vive in terreni sassosi e aridi, comprende 350 specie di origine americana. Nei luoghi d’origine si trova spontanea dal livello del mare fino a 2400 metri: deserti e regioni aride di pianura, collinari, costiere. I fiori delle Agavi sono impollinati da molti animali: pipistrelli, colibrì, api, farfalle, e altri insetti.
cucina: Dall’Agave possono essere create bevande fermentate come (pulque), bevande distillate (tequila e mescal.
letteratura e mitologia: Il termine generico deriva dal greco ‘agaué’ = magnifica, in riferimento all’eleganza della forma e alla vistosa fioritura. Il termine specifico allude all’area di origine della specie
in giro per il mondo: La pianta è commestibile e viene utilizzata cotta oppure cruda nella medicina popolare; la linfa, ricca di zuccheri, viene utilizzata come sciroppo diuretico, oppure viene fatta fermentare per produrre la tequila. Dalla foglie si ricavano anche fibre tessili di buona qualità e molto resistenti note in commercio come Sisal e Henequen, usate per tappeti, stuoie, sacchi, cappelli, ecc.