In questa guida spieghiamo come coltivare Stephanotis e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Stephanotis
famiglia: Asclepiadaceae
breve descrizione: Pianta rampicante, vigorosa, fiorita, coltivabile in esterni solo dove il clima lo consente. Le sue foglie, disposte in coppia, sono ovali ed oblunghe, di colore verde scuro lucido e di consistenza cuoiosa. Produce infiorescenze bianche , tubulose, gradevolmente profumate e dall’spetto ceroso
durata: Perenne
periodo di fioritura: Fioritura da inizio giugno circa fino a settembre circa. Fiori profumatissimi, cerosi, composti da cinque lobi.
area di origine: Africa
clima: Temperato caldo
uso: Pianta d’appartmento che richiede delle cure accurate. Può essere coltivata in vasi con dei sostegni per acconsentire il suo sviluppo rampicante. Possiamo facilmente costruirgli un archetto di sostegno con del semplice fil di ferro o della canna flessibile.
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Si consiglia una posizione con tanta luce ma non con sole diretto. Proteggerla dalle correnti d’aria.
temperatura: Non scendere sotto i 12°, sopporta bene le alte temperature. Non sottoporla a sbalzi climatici.
substrato: Leggero con prevalenza di torba Mix di terra e torba con fondo vaso con sabbia
irrigazione: In estate mantenere il terreno umido ma non in maniera eccessiva, evitare assolutamente ristagni d’acqua. Patisce gli eccessi di calcare dell’acqua, infatti, sarebbe ideale utilizzare acqua piovana. Se questo non è possibili è necessario lasciare sempre decantarte l’acqua del rubinetto per qualche ora.
concimazione: Utilizzare concime liquido seguendo le indicazioni del produttore senza eccedere.
propagazione: Tramite talea a fine primavera.
rinvaso: A pianta adulta non frequentemente, in ogni caso in primavera
potatura: Eliminare eventuali parti danneggiate e tenere pulite le foglie utilizzando esclusivamente un panno leggermente umido. Non servirsi di lucidanti fogliari. In febbraio accordiare le ramificazioni principali, spuntare i rami laterali alla lunghezza di 8 cm., sopprimere quelli troppo esili e deboli.
avversità: Non si segnalano malattie o parassiti particolari. Può essere colpita dal Ragnetto rosso; si tratta di un acaro che si sviluppa facilmente in ambienti caldi e secchi. Si manifesta con la comparsa di ragnatele scure sulla pagina inferiore delle foglie. Se ne può prevenire la comparsa spruzzando le foglie e mantenendo alta l’umidità ambientale
piccoli consigli: Pianta piuttosto delicata, patisce le correnti d’aria e gli sbalzi bruschi di temperatura. Se possibile evitare di bagnare la pianta con acqua di rubinetto
curiosità
storia: La pianta è conosciuta anche con il nome di Geklsomino del Madagascar. Il nome scientifico deriva dal greco “stephanos”, corona e “otos”, orecchio, a causa delle appendici che presenta la corona staminale o dell’uso di farne corone che veniva praticato nei costumi indigeni.
arte: I fiori di questa splendida pianta sono tradizionalmente presenti anche nei bouquet da sposa, molto graditi per il loro candore e l’eleganza.