In questa guida spieghiamo come coltivare Polygala e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Polygala
famiglia: Polygalaceae
breve descrizione: Trattasi di pianta fiorita da esterno, coltivabile anche in vaso, sempreverde. Il suo portamento è tondeggiante e le ramificazioni sono dense. Presenta tronco con corteccia grigiastra; foglie lanceolate di colore verde-grigio. I fiori sono riuniti in grappoli all’apice dei fusti, hanno un colore rosa-lilla e nella forma ricordano i fiori della robinia.
periodo di fioritura: A seconda della specie inizia a fiorire da metà marzo circa fino a fine settembre. Produce innumerevoli fiori, spesso riuniti in grappoli all’apice dei fusti, di colore rosa-lilla.
area di origine: Europa, africa
clima: Temperato
uso: Viene solitamente coltivata in giardini rocciosi e aiuole
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Quelle coltivate in esterni anche pieno sole, tutte le altre sole indiretto
temperatura: Quasi tutte le specie resistono bene sia al caldo che al freddo, anche intenso.
substrato: Molto leggero In vaso mix con prevalenza di torba con terra e sabbia sul fondo del vaso
irrigazione: Abbondanti durante l’estate evitando ristagni d’acqua
concimazione: Fertilizzante ternario seguendo le indicazioni del produttore
propagazione: Con talea di germoglio in estate
rinvaso: Fertilizzante ternario seguendo le indicazioni del produttore
potatura: E’ sufficiente rimuovere le parti eventualmente sfiorite o danneggiate
avversità: Non si segnalano particolari malattie o parassiti
piccoli consigli: Pianta indicata in esterni per complemento in realizzazioni di giardini rocciosi Deve essere annaffiata abbondantemente durante l’estate evitando ristagni d’acqua
curiosità
ambiente: Questa pianta da molte soddisfazioni perchè è molto resistente, si adatta bene a quasi tutti gli ambienti e presenta graziose fioriture di lunga durata.
letteratura e mitologia: Il nome Polygala deriva dal greco e significa “molto latte”, proprio per le sue proprietà di stimolare la produzione del latte.