In questa guida spieghiamo come coltivare Philadelphus Coronarius e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Philadelphus coronarius
famiglia: Saxifragaceae
breve descrizione: arbusto dal portamento sferico, folto, rustico e a foglie decidue; può superare i 3 metri di altezza. I fiori, vistosi e profumati, sono riuniti in racemi e sono quasi sempre bianchi con gli stami gialli; le foglie sono verdi, di forma ovato-allungata, a margine dentellato ed accuminate all’apice. In alcune varietà, ad esempio l’Aures, sono gialle da giovani e diventano gialloverdi in estate.
durata: Perenne
periodo di fioritura: Fiorisce a fine primavera, da maggio a giugno.
area di origine: Europa,Asia,America del nord
clima: Temperato
uso: Viene generalmente coltivata in parchi e giardini, in piccoli gruppiu oppure isolata. La fioritura ha un notevole valore ornamentale.
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Può essere esposto sia a mezz’ombra che in pieno sole
temperatura: Pianta resistente alle basse temperature,sopporta meno bene le alte temperature
substrato: Torba e sabbia, l’importante è che sia sempre ben drenato. Non ha esigenze particolari
irrigazione: Necessaria solo per gli esemplari più giovani. Non patisce la siccità.
concimazione: Non ha bisogno di concimazione
propagazione: Si possono usare sia il metodo della margotta, sia quello della talea(luglio-agosto). La pianta si mette a dimora in ottobre nelle zone del nord Italia, in primavera in quelle a clima mite.
potatura: Si eliminano i rami vecchi dopo la fioritura per favorire i nuovi getti.
avversità: Possibile la presenza di coleotteri (cetonie), afidi e funghi; curabili con appositi medicinali.
piccoli consigli: E’ una pianta molto adattabile alle condizioni ambientali ed è resistente all’inquinamento e ai parassiti. Essendo moilto vigorosa, non necessita di cure particolari
curiosità
ambiente: Cresce spontanea in Italia, nei boschi termofili delle Alpi orientali e della Toscana, anche se è piuttosto rara.
letteratura e mitologia: L’etimologia del nome: il termine generico deriva dal greco ‘phileo’, io amo e ‘adelphos’, fratello, in riferimento ai molti stami, secondo altri ai numerosi rami che si intrecciano tra di loro. Il nome specifico ‘coronarius’, simile a corona, allude senza dubbio ai numerosi stami.