In questa guida spieghiamo come coltivare Begonia Elatior e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Begonia elatior
famiglia: Begoniaceae
breve descrizione: Pianta succulenta, presenta un apparato radicale a radici fascicolate da cui nascono steli molto compatti. I fiori sono semplici o doppi in una vasta gamma di colori, lungamente rifiorenti. L’altezza della pianta intera varia da 25 a 40 cm, quella della corona fogliare da 20 a 40 cm di diametro. Le foglie sono tondeggianti ed hanno un aspetto ceroso.
durata: Perenne, ma coltivata come annuale
periodo di fioritura: Tutto l’anno può presentare fioriture anche grazie alla coltivazione forzata.
area di origine: Zone tropicali e Sud tropicali dell’africa, Asia e America
clima: Temperato
uso: E’ indicata per ambienti interni, ma in particolari condizioni può essere tenuta anche all’esterno
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Richiede ambienti molto luminosi, con luce diffusa ed indiretta. Si adatta anche ad ambienti in mezz’ombra ed all’esterno nei mesi non invernali. l’esposizione diretta alla luce del sole provoca ustioni, che si manifestano come macchie color marroncino-bruno. La foglia di begonia è, infatti, molto ricca di acqua e in presenza di elevata luminosità e di elevate temperature ha questa reazione. Prima della fioritura occorre favorire un certo sviluppo vegetativo e in tal caso è, quindi, necessario illuminare, se le ore di luce non sono sufficienti. Infatti, da settembre a marzo esistono le condizioni di giorno corto e si avrebbe una fioritura anticipata delle begonie, prima dello sviluppo della pianta. Si applica in questo caso un’illuminazione artificiale, con lampade a fluorescenza, allungando il giorno dopo il tramonto o interrompendo il buio notturno, per circa due-tre ore, in marzo e settembre, 4 ore a ottobre e febbraio, 5 ore a novembre e gennaio, 6 ore a dicembre
temperatura: Sulle giovani piante, a inizio coltivazione, intorno a 20°-22°C, poi 18°-19°C, fino all’induzione fiorale. A inizio fioritura ridurre a 16-18°C. Su piante fiorite, in condizioni ambientali asciutte, le temperature possono ulteriormente scendere a 14°C
substrato: Ben drenato e arricchito con torba oppure con terriccio di foglie per aumentare il drenaggio
irrigazione: Abbastanza frequente, ma non eccessiva. Tra un’annaffiatura e l’altra la superficie radicale deve avere il tempo di asciugarsi. Più frequenti nel periodo estivo, da ridursi al minimo durante l’inverno. In estate è importante vaporizzare le foglie
concimazione: Va concimata tutto l’anno, in primavera ed estate ad intervalli quindicinali, utilizzando concimi liquidi ternari con NPK diluiti in acqua. D’inverno, limitare o sospendere gli interventi. La begonia può manifestare sintomi di carenza di elementi nutritivi. Azoto: ingiallimenti fogliari e successivi arrossamenti delle foglie basali; Fosforo: lento accrescimento; Potassio: imbrunimento dei margini delle foglie basali; Magnesio, molto richiesto da begonia manifesta sintomi di carenza con ingiallimento (o clorosi) delle aree fogliari comprese tra le nervature (clorosi internervale). Boro: arricciamenti fogliari
propagazione: Tramite talea di foglia in primavera.
rinvaso: E’ necessario con la crescita della pianta trasferirla in vasi più grandi nei periodi da marzo a luglio
potatura: I rami sfioriti e secchi devono essere tagliati in marzo, prima di procedere al rinvaso. D’estate eseguire la cimatura più volte perchè la pianta non si diradi
avversità: Non si segnalano malattie o parassiti particolari. Se la terra è troppo asciutta o troppo bagnata è possibile la comparsa di muffa grigia o la caduta di foglie o di boccioli. Se le foglie tendono a diventare marroni ai margini la causa può essere un ambiente eccessivamente secco; se le foglie impallidiscono è possibile che prendano troppa luce diretta.
piccoli consigli: Mantenere la pianta lontana da correnti d’aria ed evitare ristagni d’acqua. Il terriccio va costantemente mantenuto umido, preferibilmente con nebulizzatori spray, facendo attenzione a non bagnare le foglie e i fiori
curiosità
storia: La prima Begonia che giunse in Europa arrivò in Francia nel 1777. Proveniva dalla Giamaica e fu battezzata Begonia nitida. Fu un monaco francese, studioso di botanica, a scegliere il nome “Begonia”, ispirandosi a Michel Bégon, il governatore di Santo Domingo, grande studioso di piante e tra i primi a sostenere la necessità di proteggere la flora di una località.
ambiente: La Begonia è presente tra le 50 piante segnalate dagli scienziati che hanno lavorato ad esperimenti NASA. l’obiettivo di queste ricerche è stato quello di riuscire a valutare con precisione le proprietà di purificazione dell’aria da parte di una cinquantina di piante di diverso genere.
arte: Nel linguaggio dei fiori significa “attenzione!”