In questa guida spieghiamo come coltivare Agastache Rupestris.
Famiglia: Lamiaceae
Genere: Agastache
Specie: A. rupestris
Pianta arbustiva aromatica. Le foglie lunghe e sottili di colore grigio-verde compaiono su steli erbacei di ugual colore, che terminano da metà estate fino all’autunno con spighe florali composte da fiori tubulari dai toni aranciati, quasi terra cotta.
Coltivazione
L’A. rupestris, data la sua origine, è pianta che ama posizioni assolate, terreni ben drenati e non abbisogna di annaffiature. Tuttavia può svilupparsi facilmente anche in posizioni meno adatte, con terreni pesanti argillosi e pure a mezzombra. Sarà necessario in questo caso evitare ristagni idrici, che possono uccidere l’arbusto durante l’inverno o meglio durante la ripresa vegetativa di inizio primavera, quando sono ancora probabili gelate nelle zone con inverni rigidi (temperature minime inferiori allo zero). Per evitare questi rischi, si rende utile una buona pacciamatura alla base dell’arbusto durante i mesi freddi.
Zona di coltivazione: Pianura padana
L’arbusto non supera in altezza i 70/80 cm, un pò meno in larghezza. Si consiglia dunque l’impiego in seconda fila delle bordure, lasciando i lunghi rami erbacei filtrare magari tra graminacee come i penniseti, o anche tra rose a fioriture dai toni caldi. In inverno la parte erbacea secca, pertanto si dovrà procedere con una potatura solo dopo aver atteso la ripresa vegetativa, avendo riscontrato le nuove gemme sui fusti legnosi. Diversamente praticando una pulizia in autunno o in inverno, si rischia la perdita della pianta, che mal sopporta temperature inferiori allo zero.
Rusticità
Semirustica
Propagazione
Per seme a primavera. Raccogliete i semi dalle infiorescenze secche all’inizio dell’autunno. Seminate su semenzaio a partire dal mese di aprile, meglio se in ambiente riparato. La germinabilità non è elevata, ma non avrete problemi a crearvi nuove piante. Attenzione che le giovani foglie delle plantule sono del tutto diverse dalla pianta a maturità, per cui possono trarvi in inganno. Non è difficile ad ogni modo trovare nuove piantine auto-disseminatesi, anche se il loro sviluppo potrà risultare più lento e quindi in zone con inverni rigidi le giovani piante potrebbero soffrire eccessivamente.