Da quando ho visto per la prima volta la foto di questa rosa tè sul catalogo Branchi, l’ho desiderata enormemente. L’ho comprata l’inverno scorso e già in primavera pensavo di aver fatto un acquisto sbagliato, ma ahi! quanto da allora mi sono rimangiata le mie infami parole.
Il fatto è che è una rosa da estate, non da primavera. Fiorisce molto precocemente, con fiori globosi, abbastanza grandi, di un bel rosa caldo . Sarebbe già bellina così se non fosse che i fiori stentano ad aprirsi, soprattutto con l’umidità, per cui su cinque boccioli ne vedrete davvero bene uno soltanto. Il portamento non è propriamente ciò che io ricerco in una rosa, con rami sottili, bassi e piuttosto disordinati. Ma in estate, quando il sole inizia a bruciare, questa rosa si trasforma in un trionfo di bellezza. Ha tutta l’aria di una rosa antica, con petali perfettamente disposti, molto imbricati.
Una rosa che non starebbe male all’occhiello del Granduca di tutte le Russie, o nel bouquet da sposa dell’Imperatrice Elisabetta d’Austria.
Il colore è molto cangiante, persino da un fiore all’altro.
Diciamo che è rosa, con una sfumatura leggermente più fredda rispetto a quello della fioritura primaverile, ma con delle sottilissime variegature che le conferiscono una morbidezza quasi commestibile.
Inoltre il fiore è piatto, proprio come le vere rose antiche.
I boccioli sono elegantissimi, piccoli e preziosi come porcellane di Capodimonte.
Per una volta nella mia vita ho indovinato il contrasto giusto al primo colpo: vicino ad una lavanda nana starà molto bene, anche perché condividono l’epoca di fioritura. Attenzione che la lavanda sia davvero nana, perché la pianta è piccola e, perlomeno all’inizio, non esattamente sveltissima a crescere, quindi tenetele un po’ di spazio intorno in modo che non venga inopinatamente soffocata. Una buona soluzione è la Stachys lanata o una Nepeta bassa, ed ancora dell’Erigeron karvinskianus. Anche il fogliame frastagliato dei Cosmos si adatta molto bene, ma che siano bianchi.
Dato che si prodiga maggiormente in estate irrigatela molto perché produrrà più fiori.
Essendo una rosa di piccola taglia si adatta alla coltivazione in vaso.
Da me, a parte il seccume dei boccioli, non è risultata vittima di alcuna malattia di grave entità, certo, è facile preda delle forfecchie e dei bruchi.