Devo ammetterlo, scoprire questa varietà è stato un vero colpo di fortuna.
Misconosciuta, relegata dal suo coltivatore tra le varietà sorpassate, dimenticata dai cataloghi, l’ho trovata immortalata nel bel libro di Roger Phillips e Martin Rix, “Riconoscere le Rose”, e me ne sono subito innamorato.
Neanche a farlo apposta, l’anno successivo Austin ha riproposto “The Reeve” nel suo Catalogo, e così l’ho acquistata.
Ho potuto così constatare ancora una volta come sarebbe opportuno andare a testare varietà neglette dai vivaisti
Inglesi, perché il cambio di clima può dare risultati strabilianti. E’ questa una varietà nettamente differente da tutte le altre Rose Inglesi in commercio, e nonostante sia difficile da trovare merita sicuramente un posto nel giardino. Innanzitutto avrete a che fare con un arbusto assai “maneggevole”, che cresce compatto e discreto, senza farvi dannare con rami impazziti che crescono a dismisura, e con cui non si sa mai cosa fare. Fusti sottilissimi, talvolta quasi come fil di ferro, coperti di minute spine acuminate, formano un intricato e denso cespuglio, che si rinnova continuamente grazie ai numerosi rami che spuntano a ripetizione dal piede. Le ramificazioni emergono da gemme purpuree, e sono esse stesse del medesimo colore sino a maturità, quando le foglie, formate da singole foglioline piuttosto piccole, assumono invece una tinta piuttosto sobria, un verde spento con accenti di glauco.
Tali fusti raggiungono eccezionalmente una lunghezza di un metro in altezza, ma subito si inarcano verso il basso a causa del peso dei fiori, ed in relazione alla loro estrema sottigliezza. Vengono così a creare un arbusto molto arioso, arcuato, di circa 80 cm per un metro di ampiezza, che risponde in modo eccellente al Pegging Down, pratica che incrementa notevolmente la produzione di fiori, già cospicua. Non di rado, infatti, anche rametti esilissimi, in questa varietà sono capaci di produrre fiori, non diversamente da una Cinese o Tè.
Da boccioli rotondi e compatti, velati di porpora, si sviluppano corolle solitarie o più sovente in piccoli mazzi di tre-quattro, relativamente grandi in proporzione alle dimensioni del cespuglio. I fiori sono formati da un gran numero di petali di buona consistenza, che tendono a curvarsi verso il centro, così che la corolla assume una forma globulare piuttosto insolita, con gran copia di petaloidi irregolarmente disposti al centro, dove talvolta si possono notare lunghi stami color ambra. A causa dell’estrema esiguità delle ramificazioni, tendono a curvarsi verso il basso, assumendo un portamento languido e mostrando il rovescio dei petali, che sfoggia un riflesso argentato, in contrapposizione con il rosa scuro interno, che varia poco con le diverse condizioni climatiche. La fragranza è sublime, intensa ed avvolgente, di “Mirra”, avvertibile da diversi metri di distanza quando, a primavera, la pianta è letteralmente sommersa dai propri fiori. Come se non bastasse, la rifiorenza è eccellente e quasi continua, perché persino durante i forti caldi estivi si sviluppano nuovi boccioli. Buona la durata dei fiori aperti.
Colore: rosa puro scuro
Tipologia corolla: globosa
Rifiorenza: continua
Profumo : * * * * *
Qualità profumo: Mirra
Resistenza alle malattie: ottima
Resistenza al freddo: buona
Resistenza al caldo: buona
Giudizio complessivo: eccellente