In questa guida spieghiamo come coltivare Koenigin von Danemark e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
Della Koenigin von Danemark si dice di solito che ogni suo fiore sia perfetto. Si dice anche che sia la più bella tra le Alba e una delle rose più belle che esistano.
Spesso si sentono dire cose strabilianti su questa o quella varietà, ed uno inevitabilmente è portato a pensare che si tratti di esagerazioni. Ma nonostante abbia questo rosaio solo da tre anni posso dire che niente è esagerazione quando si parla della Koenigin von Danemark.
Il suo fiore è davvero perfetto, sotto ogni punto di vista: forma, colore, profumo.
Il bocciolo si schiude in maniera insolita, irregolare, così che sembra un labbro che si protenda a baciarci.
Il colore è un rosa puro, abbastanza freddo, un rosa che non potrebbe appartenere a nessuna nobildonna se non ad una regina, per l’appunto.
Non è un rosa da principessa, e neanche da granduchessa, ma proprio da regina.
Un’imperatrice avrebbe avuto un porpora, una principessa un rosa chiaro, ed una duchessa un rosa pesca, ma una regina non può che avere questo rosa.
La tinta è più scura all’interno, e va a sbiadire verso l’esterno, come per ogni rosa rispettabile.
All’inizio il fiore si apre perfettamente turbinato, poi si divide in quarti, mantenendo una forma globosa.
Dopo il fiore si apre completamente, perfettamente quartato, mostrando un bottoncino verde al centro, rialzato.
Il profumo è anch’esso perfetto, sottile ed intenso, di rosa, senza nessun’ altra contaminazione.
Lo scoprire che la rosa inglese “Mayor of Casterbridge” possiede lo stesso profumo ma più intenso, è stata per me un’amara sorpresa.
Il fogliame, poi, è speciale, di un deciso color grigio verde abbastanza insolito tra le rose.
Nella mia esperienza la Koenigin von Danemark ama una posizione mediamente assolata, o di luce parziale, non di ombra luminosa, come di solito si dice.
Essendo una rosa antica fiorisce una sola volta in primavera, quando il sole ancora non è caldissimo, persino qui al sud. Il mio consiglio è quindi di metterla al sole e di non avere paura che ne bruci i petali.
Un altro dei suoi numerosi pregi è l’incredibile durata dei fiori. Il fiore sboccia molto lentamente, ed anche una volta completamente aperto permane diverso tempo sulla pianta. In tutto la fioritura dura all’incirca un mese!
Il portamento dell’arbusto è naturalmente elegante, i rami sono lunghi e leggermente curvi.
Riguardo alla potatura io mi regolo nel seguente modo: dopo la fioritura elimino i fiori appassiti tagliando il meno possibile, poi in inverno torno a dare una guardatina per controllare se ci sono doppie punte, ed in quel caso taglio ancora, ma sempre il meno possibile, dato che la Koenigin von Danemark fiorisce sul legno vecchio. Potandola come si fa per le comuni rose moderne si combinerebbe un disastro. Se vogliamo trovarle un difetto (che in alcuni casi può rivelarsi un pregio) diremo che è lenta a crescere e che non è adatta alla coltivazione in vaso