In questa guida spieghiamo come coltivare Evelyn e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
Nonostante il suo creatore non la annoveri più tra le migliori da lui create, io credo di poter dire che ci sono ben poche Inglesi che assommino le qualità di questa stupenda varietà.
“Evelyn” mostra di aver ricevuto da “Gloire de Dijon”, da cui discende, caratteristiche tra le più desiderabili. La pianta è eccezionalmente robusta e vigorosa, ma non in modo eccessivo come altre, e forma un arbusto ampio, con rami inizialmente eretti che si arcuano a causa del peso della vegetazione. Il fogliame è particolarmente ampio, con toni bronzei da giovane, verde scuro, lucido, da adulto, e riveste in buona copia i fusti rossicci, lisci e coperti da ben poche spine.
“Evelyn” deve il suo nome dalla ditta di cosmetici “Crabtree and Evelyn”, dalla quale è stata scelta per la fragranza, al fine di sponsorizzare una linea di prodotti. Ed appunto una delle caratteristiche di questa varietà che saltano… al naso! è il superbo profumo delle corolle: un sentore intenso, di Tè e Rosa Antica, con accenti piccati di Agrumi, evidenti specie nei fiori primaverili ed autunnali.
Le corolle sono difficili da descrivere, perché, così come il colore, sono assai variabili col passare della stagione.
I fiori primaverili, solitari o in gruppi di tre, sono rosette perfettamente piatte, di oltre 15 cm di diametro, composte da centinaia di petali di consistenza compatta e setosa: i petali più ampi, all’esterno, si retroflettono leggermente, mentre gli interni, più corti, formano un distinto bottone centrale nel quale si trova spesso una piccola gemma verde. Il colore, ardente nel boccio, è una mescolanza di albicocca rosato con accenti di giallo pallido nel rovescio ed alla base dei petali, e di rosa salmone al centro dei fiori. Maturando impallidiscono.
I fiori estivi, che compaiono spesso in ampi mazzi anche di 6-8 su nuovi germogli sviluppatisi dalla base della pianta, hanno toni di colore più salmone nel boccio e nel fiore appena schiuso, e possono anche essere di un rosa puro su base pesca. La forma in questo caso è a coppa, sempre ricchissima di petali, ma tendenzialmente aperta all’inizio, quindi globosa.
La pianta sembra sopportare benissimo il clima caldo, anzi, pare proprio gradirlo, crescendo sino a circa 1,8 x 1,5 m ed oltre (le piante coltivate in climi più freschi restano tendenzialmente intorno ad 1,2 m). La rifiorenza è molto buona, anche perché la prima fioritura è assai precoce ( contemporanea alla R. banksiae “Lutea”, qui – costa sudorientale della Sardegna-, circa 15 Aprile), con cicli di fioritura che si susseguono a ripetizione sino a Novembre.
Gradisce concimazioni ricche di potassio e fosforo per incentivare la fioritura e ridurre il rischio della “Jolly Green Giant Syndrome”, causata da un eccesso di concimazioni azotate e che si traduce, spiccatamente nelle Rose Inglesi, con una crescita di getti vigorosissimi che però non portano alcun fiore, ed una ridotta resistenza alle malattie. A proposito di queste, “Evelyn” ha mostrato, nel mio giardino, una lieve tendenza al Mal Bianco ed alla Ticchiolatura, ma (quest’ultima) solo in fine stagione