In questa guida spieghiamo come coltivare Cobea e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
Nome: Cobea scadens
Famiglia: Polemoniacee
Generalità: Di origine messicana, comprende piante perenni, rampicanti e semirustiche. Nelle zone a clima mite la cobea è coltivata come perenne, dove, invece, il clima è freddo è coltivata come annuale. Si arrampica su sostegni ove è posta per mezzo di cirri che crescono all’estremità dei piccioli. Le foglie sono pennate, alterne, formatela 4-6 foglioline ovali e terminanti con un viticcio ramificato. I fiori possono essere usati per le composizioni floreali. La pianta tende a crescere verticalmente all’inizio, poi si espande alla sommità.
Esposizione: Predilige le esposizioni a mezz’ombra, ma nelle zone più fresche è meglio se posta in luoghi soleggiati.
Terreno: Gradisce la terra fresca e ben drenata anche se non troppo fertile.
Annaffiatura: Dev’essere tanto più abbondante quanto più la stagione è calda e i terreni si asciugano in fretta; nelle stagioni più tiepide, basta annaffiare un paio di volte alla settimana.
Moltiplicazione: Per seme va fatta in letto caldo in marzo-aprile; poi si deve lasciare irrobustire all’aperto e metterla a dimora in aprile-giugno. La moltiplicazione per talea o margotta, invece, va fatta in estate.
Cure colturali: Concimare con fertilizzanti complessi, non usare solo azoto per non favorire lo sviluppo del fogliame a scapito del numero dei fiori.
Potatura: Spuntare i fusticini delle annuali per stimolare la ramificazione e la fioritura. Per le perenni si pratica una leggera potatura in settembre, ottobre e marzo.
Difesa dalle principali avversità: Pianta attaccata per lo più da afidi e ragnetto rosso contro i quali va usata oltre che una idonea concimazione, del piretro naturale per i primi e dell’olio di colza per i secondi.