In questa guida spieghiamo come coltivare Azalea e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
Nome: Azalea
Famiglia: Ericacee
Generalità: L’azalea rientra nel genere dei rhododendron che fa parte, a sua volta, della famiglia delle ericacee. Il rhododendron si divide in due gruppi: i rododendri, grandi arbusti sempreverdi o decidui, e le azalee, arbusti nani sempreverdi, a foglie verdi, oppure piccoli e decidui. Il nome Rododendro deriva dal greco rhodon (rosa) e dendron (albero).
Terreno: Il substrato è l’elemento più importante per coltivare con successo queste piante. Le ericacee hanno infatti bisogno di un terreno tendenzialmente acido, con un ph ottimale che si aggira intorno al 5/5,5. Un ph troppo elevato inibisce l’assorbimento delle sostanze nutritive ed è la causa più frequente della clorosi, che si manifesta con l’ingiallimento delle foglie. Queste piante necessitano di un terreno abbastanza ricco di sostanze organiche, ben drenato e senza ristagni idrici. Queste piante non devono essere piantate troppo in profondità poichè il loro apparato radicale è molto superficiale.
Esposizione: In linea di massima l’esposizione ottimale per questo tipo di piante è la penombra. Ci sono, tuttavia, diverse varietà che possono stare anche al sole, soprattutto nelle zone più fredde.
Concimazione: Per una crescita sana e regolare della pianta è fondamentale una buona concimazione. Dopo l’avvenuto attecchimento della pianta si dovrà concimare periodicamente con prodotti specifici per piante acidofile.
Piccoli accorgimenti: Togliete sempre i fiori alla fine della fioritura asportando con cura anche il peduncolo fiorale, eviterete, in tal modo, che la pianta spenda energie per la generazioni di semi. Concimate almeno due volte al mese con sequestrene di ferro, questo aiuterà l’assorbimento delle sostanze nutritive con un evidente rinverdimento delle foglie. Ricordate, infine, che queste piante soffrono particolarmente le irrigazioni durante le ore più calde della giornata, per cui è bene bagnarle nelle prime ore del mattino o di notte.