In questa guida spieghiamo come coltivare Aeonium Korneliuslemsii e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: aeonium korneliuslemsii
famiglia: Crassulaceae
breve descrizione: Pianta succulenta, presenta fusto dritto e carnoso, di colore marrone chiaro, molto ramificato negli esemplari adulti; ogni fusto porta alla sommità una rosetta di foglie succulente verde chiaro, verde-blu o porpora, a seconda della varietà. Solitamente tende ad allargarsi producendo nuovi rami e nuovi fusti. Ogni rosetta produce una larga spiga di fiori a forma di stella, di colore giallo, rosa, rosso o bianco. Generalmente i fiori sono semplici a simmetria raggiata, sono piccoli, ma formano un’infiorescenza a corimbo, che può essere anche molto vistosa, che dà agli insetti l’impressione di trovarsi in presenza di un unico grande fiore. Nella maggioranza dei casi i fiori hanno 5 sepali, 5 petali, 10 stami e 5 carpelli. I frutti, chiamati follicoli, a stella e saldati solo alla base, sono secchi a maturazione; si aprono dal lato interno e liberano i semi che vengono prodotti in quantità e sono molto piccoli
durata: perenne
periodo di fioritura: In estate compaiono fiori stellati di vari colori.
area di origine: Isole Canarie, Madeira e coste del Mediterraneo
clima: Mediterraneo
uso: Pianta d’appartamento, ma anche come pianta medicinale
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: E’ bene collocare l’Aeonium in un luogo molto luminoso, anche al sole diretto
temperatura: Tenere in inverno tra 10 e 16° C, ma resiste molto bene a 5° C; l’unico vero problema non è la temperatura, bensì le gelate invernali che “bruciano” le foglie
substrato: Come molte altre piante grasse anche l’Aeonium gradisce terreni molto ben drenati, quindi è consigliabile miscelare al substrato una buona quantità di sabbia e di materiale a grana abbastanza grossolana
irrigazione: Durante la stagione vegetativa, da maggio a ottobre, l’Aeonium necessita di annaffiature abbondanti; se l’acqua è insufficiente i fusti e le rosette tendono a crescere in maniera stentata; in inverno si consiglia di lasciare alla pianta un periodo di riposo, diminuendo drasticamente la quantità d’acqua fornita, annaffiando soltanto quando il terreno è ben asciutto
concimazione: Da maggio a settembre aggiungere all’acqua un concime per cactacee ogni 2 settimane
propagazione: adoperata, in quanto si conservano integralmente tutte le caratteristiche genetiche e morfologiche della pianta madre. Le talee sono facili da radicare e non occorre nessun tipo di trattamento con ormoni radicanti, basta preferire talee semi legnose e porle in terreno sabbioso e nebulizzare ogni tanto
rinvaso: All’occorrenza rinvasare in vasi leggermente più grandi del precedente con terriccio universale misto a sabbia e terriccio di giardino
potatura: Si eliminano le infiorescenze appassite e le parti danneggiate
avversità: Le piante di Aeonium sono generalmente delle piante abbastanza resistenti. Si possono presentare dei problemi favoriti da eccessive annaffiature, ristagni d’acqua o sistemazione invernale troppo calda. In particolar modo porre le piante al sole o a mezz’ombra per certe specie delicate; al contrario le piante poste in posti poco soleggiati tendono a filare con il sopravvento di afidi. Se poste in luoghi poco ventilati il ragnetto rosso si presenta in maniera eccessiva
piccoli consigli: Evitare i ristagni d’acqua e in inverno i luoghi freddi
curiosità
ambiente: Gli esemplari adulti in natura possono raggiungere anche i due metri di altezza, in vaso si mantiene entro i 40-50 cm
arte: Il nome Aeonium, dal greco aionios, eterno, duraturo, ricorda che la pianta è in grado di affrontare la siccità: le piante utilizzano le foglie succulente come riserva d’acqua riunendole per proteggere la gemma apicale. Nelle isole di Capo Verde le foglie venivano masticate per “bere” il liquido contenuto in mancanza dell’acqua, molto scarsa sull’isola. Inoltre le capre mangiano ben volentieri queste piante nel periodo estivo producendo un notevole danno ecologico.