In questa guida spieghiamo come coltivare Caralluma e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Caralluma
famiglia: Asclepiadacee
breve descrizione: pianta succulenta alta fino a 30 cm, con fusti cespitosi . La specie C.Burchardii è di colore verde-grigio, fiorisce con fiorellini brunastri che internamente sono gialli e presentano una sottile peluria gialla. Nella C.europea i fusti ramificano nella parte basale ed i fiori sono carnosi, rossastri con delle striature gialle.
durata: perenne
periodo di fioritura: I fiori carnosi a 5 lobi stellati e compaiono in primavera.
area di origine: Sud Africa, Canarie, Marocco.
clima: tropicale
uso: pianta d’appartamento o da coltivazione in serra, infatti, non sopporta temperature troppo basse.
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: esporre in zone della casa molto luminose e quando vive in esterni, garantirle un’illuminazione diretta dai raggi del sole.
temperatura: Tollera le alte temperature ma durante la stagione più fredda può vivere all’aperto solo se non si scende sotto gli zero gradi centigradi.
substrato: terreno mediamente fertile con sabbia sottile per garantire l’ottimale drenaggio.
irrigazione: Bagnare con regolarità lasciando asciugare il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. Anche durante la fase di riposo il terreno deve essere inumidito ogni tanto. Evitare con estrema attenzione i ristagni idrici.
concimazione: utilizzare fertilizzanti poveri in azoto.
propagazione: si riproduce per semina in primavera, oppure, per divisione dei cespi o talee. Lasciare asciugare i tagli per almeno due giorni e poi piantare direttamente nel terreno di coltivazione.
rinvaso: quando necessario in primavera utilizzando un vaso solo leggermente più ampio del precedente.
avversità: teme l’attacco di malattie fungine, pertanto prestare molta attenzione a non sottoporla ad eccessi idrici.