In questa guida spieghiamo come coltivare Cotyledon e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Cotyledon
famiglia: Crassulacee
breve descrizione: pianta suculenta, dal portamento arbustivo, che non supera i 60 cm. Le foglie sono succulente, opposte, e formano un angolo di 90 gradi con la coppia più vicina. In alcuni casi cadono nei periodi più caldi per poi riformarsi successivamente.
durata: perenne
periodo di fioritura: fioriscono in piena estate con fiori di colore giallo oppure rosso, secondo la specie.
area di origine: africa meridionale
clima: tropicale
uso: pianta d’appartamento, dove il clima lo consente anche in esterni. Nelle regioni mediterranee possono essere coltivati in piena terra.
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: esporre in pieno sole in esterni, a luce molto diffusa in ambienti chiusi. Nelle regioni mediterranee possono anche essere coltivati in piena terra.
temperatura: sopporta bene le temperature alte ma teme il gelo.
substrato: coltivare in terreni fertili, possibilmente mescolati con un terzo di sabbia
irrigazione: irrigare regolarmente fino alla caduta delle foglie, successivamente diminuire drasticamente fino ad interrompere durante il periodo di riposo.
concimazione: utilizzare un fertilizzante per cactacee seguendo le dosi indicate sul prodotto.
propagazione: si propaga per talea, dopo aver fatto asciugare la porzione tagliata per almeno due giorni. Il substrato corretto per favorire la radicazione è la sabbia.
rinvaso: rinvasare quando necessario, in primavera, scegliendo un vaso solo leggermente più ampio del precedente.
avversità: non viene colpito da particolari malattie, possono verificarsi marciumi radicali se il terreno non garantisce un buon drenaggio.
curiosità
letteratura e mitologia: il suo nome deriva dal greco kòtile che significa cavità, si pensa per via delle sue foglie a forma incavata.