In questa guida spieghiamo come coltivare Guava e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Psidium guajava
famiglia: Mirtaceae
breve descrizione: Pianta arbustiva, rustica, alta 4-5 metri. Il tronco è snello con una corteccia verde-marrone squamosa che si spella in scaglie; le foglie sono oblunghe. I fiori ermafroditi sono di colore bianco, e compaiono solitari o riuniti in gruppoetti. I frutti variano molto in forma e dimensione. A maturazione l’epicarpo vira dal colore verde al giallo e la polpa, può assumere colorazioni variabili dal bianco al rossastro; anche il sapore può essere dolce, agrodolce o acido; con numerosi semi piccoli e di colorazione biancastra.
durata: Perenne
periodo di fioritura: I fiori sono a coppie con 4 – 5 petali di colore bianco
area di origine: La sua area di origine è compresa tra la Colombia, il Perù e il Brasile
clima: Ambienti subtropicali e temperato caldi (area di coltivazione del limone), purchè la temperatura non scenda al di sotto dello zero.
uso: Per la produzione di frutti
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: In pieno sole
temperatura: Non scendere mai al di sotto dello zero
substrato: Si adatta a terreni calcarei e argillosi, purchè non presentino ristagno idrico. E’ necessario garantirle sempre un ottimo drenaggio.
irrigazione: Irrigazione necessaria ma effettuata sulla base delle condizioni pedoclimatiche
concimazione: Utilizzare concimi che contengano azoto, fosforo e potassio. Il ph dovrebbe essere mantenuto neutro.
propagazione: La propagazione normale è sempre avvenuta per seme, dando origine a progenie molto eterogenee. Per la moltiplicazione delle cultivar si ricorre all’innesto
potatura: Diradamento e raccorciamento delle branche
avversità: Nei luoghi di origine sono soggette a diversi parassiti, ma controllabili.
piccoli consigli: Non sopporta i ristagni idrici
curiosità
storia: La guava era nota alle popolazionni precolombiane con il nome di”Xalxocotl”; in tempi successivi le prime notizie storiche risalgono ai primi decenni del 1500 ad opera di Hernandez de Oviedo
ambiente: Qusta pianta è molto coltivata nei paesi tropicali; anche per la produzione dei frutti. Nel bacino del mediterraneo possiamo trovarla, ma è abbastanza rara.
cucina: i frutti sono commestibili e possono essere consumati freschi. Ottime anche le marmellate ed i succhi ricavati dal frutto.
In giro per il mondo: In Tailandia questi frutti sono chiamati farang che significa uomo bianco.