In questa guida spieghiamo come coltivare Croco e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Corylus avellana
famiglia: Betulaceae
breve descrizione: Arbusto che può raggiungere un altezza di 2,5 metri, nella stagione invernale è molto apprezzata come pianta decorativa per i rami tortuosi e i lunghi ameti penduli color giallo chiaro che sono i fiori maschili, quelli femminili sono a gemma con stigmi filiformi rossi. L’involucro del frutto è costituito da due brattee fogliacee sfrangiate.
durata: Perenne
periodo di fioritura: Fiorisce nella stagione primaverile
area di origine: Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale
clima: Temperato
uso: Viene solitamente coltivato in piena terra come pianta da frutto in forma di cespuglio. Possono essere anche usati per la costituzione di siepi di protezione sul confine di una proprietà
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Deve essere esposto in pieno sole
temperatura: Sopporta bene sia le alte che le basse temperature
substrato: Predilige terreno fertile e ben drenato, pH neutro
irrigazione: Deve essere annaffiato abbondantemente nella stagione estiva per poi diminuire nella stagione invernale
concimazione: usare concime ternario aggiunto di sostanza organica
propagazione: Avviene per talea, per seme o per polloni radicali. le piante sono impollinate dal vento ed hanno bisogno di un partner per la fecondazione, pertanto ci dovranno essere almeno due esemplari.
potatura: Eliminare le parti secche o danneggiate, in primavera se necessario ridimensionare la pianta. Drastiche potature di sfoltimento favoriscono una maggiore fruttificazione.
avversità: Non è soggetto a malattie o parassiti particolari
piccoli consigli: Avere l’avvertenza di togliere i polloni giovani a inizio della stagione vegetativa. E’ una pianta tenera e dolcissima come il suo frutto.
curiosità
storia: Il nome corylus deriva dal greco kóris, elmo, per la forma dell’involucro membranoso che ricopre il frutto. I romani chiamavano questa pianta abellana, da l nome della città Abella, i cui ruderi sono situati vicino ad avellino. Il termine è stato poi utilizzato in biotanica, infatti si chiama C. avellana.
ambiente: cresce nei boschi e nei cespuglieti di tutta Europa. le varietà di noccioli coltivate derivano sempre dai noccioli selvatici avellani, delle regioni dell’Europa settentrionale.
cucina: utilizzate per il consumo diretto o destinate all’industria dolciaria, che ne prevede la sgusciatura, la tostatura e l’eliminazione della pellicola che ne ricopre il seme. Spesso è usato in prodotti dolciari a base di cioccolato, per la produzione dei torroni e del gelato. Il dolce più famoso con la nocciola come primo componente è il gianduiotto, un cioccolatino torinese a base di nocciole. E’un frutto molto nutriente. Sono molto buone le torte a base di nocciole
arte: I suoi frutti, le nocciole, erano considerati il simbolo della saggezza concentrata: dolce e compatta nello stesso tempo e racchiusa in un resistente guscio, impermeabile alle opinioni del volgo.