In questa guida spieghiamo come coltivare Thymus Capitatus e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Thymus capitatus
famiglia: Labiateae
breve descrizione: Pianta arbustiva, cespugliosa, alta circa 20/30 cm, aromatica, utilizzata sia in erboristeria che in cucina. Possiede un apparato radicale robusto, un fusto legnoso e molto ramificato. I rami sono ricoperti da peluria e si presentano biancastri; le foglie sono piccole, sessili, revolute, di colore grigio-verde. I fiori sono piccoli e tubolari di colore bianco o rosa.
durata: Perenne
periodo di fioritura: Fiorisce nel periodo da maggio a luglio/agosto, i singoli fiorellini hanno calice gozzuto, peli ruvidi, i 3 denti superiori lunghi e larghi ed i due inferiori lunghi e stretti. Il frutto è un tetrachenio marrone.
area di origine: Mediterraneo
clima: Temperato
uso: Viene coltivato in vaso o in piena terra
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Deve essere esposto in pieno sole
temperatura: Si adatta abbastanza bene sia alle alte che alle basse temperature
substrato: Vive bene anche su terreni calcarei e poco profondi, la cosa imporante è che siano ben permeabili e magri.
irrigazione: Non ha particolari esigenze annaffiarlo normalmente senza esagerare
concimazione: Utilizzare del concime ternario complesso
propagazione: Avviene per polloni radicali
rinvaso: rinvasare quando necessario in primavera utilizzando sempre un vaso solo leggermente più ampio del precedente.
potatura: Eliminare le parti secche o danneggiate
avversità: Puo’ essere soggetto ad afidi o marciumi radicali se coltivato in substrati non idonei.
piccoli consigli: Non ha esigenze particolari. In terreni magri si possono creare incantevoli effetti combinando le diverse varietà di Timo.
curiosità
ambiente: Questa pianta aromatica è originaria delle regioni mediterranee occidentali ed è diffuso in tutta l’Europa ed in Italia allo stato spontaneo sulle colline aride e soleggiate delle regioni marine ed in particolare tirreniche fino a 1500 metri.
cucina: Quando non esisteva ancora il frigorifero questa essenza era sfruttata per la conservazione degli alimenti, nel passato ed oggi è apprezzato come aromatica per diverse pietanze. Si tratta di una pianta mellifera, il miele ricavato da esse è ottimo e viene utilizzato per addolcire infusi di timo o per veicolare olio essenziale.
letteratura e mitologia: Un tempo le fanciulle ponevano un rametto di timo sotto il guanciale per scoprire chi avrebbero sposato
arte: nel giardino si può creare un angolo aromatico e profumato, associandolo magari con origano, salvia, lavanda, erba gattaia, santolina. Questo angolo di aromi sarà molto gradito anche a farfalle e api.