In questa guida spieghiamo come coltivare Aphelandra Squarrosa e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Aphelandra squarrosa
famiglia: Acantaceae
breve descrizione: Arbusto sempreverde che in natura raggiunge i 2-3 m di altezza e in contenitore si mantiene di dimensioni vicine ai 50-60 cm. I fusti carnosi, scuri, portano numerose foglie ovali, molto grandi, di colore verde chiaro con venature bianche o gialle, molto vistose, lucide e leggermente stropicciate. In primavera produce corte spighe ricoperte da fiori tubolari, sotto ognuno dei quali è presente una brattea colorata, generalmente gialla, ma esistono varietà con brattee e fiori arancioni, rosa o rossi. Queste piante hanno un portamento abbastanza compatto, molto ramificato e denso
durata: Perenne
periodo di fioritura: Estate
area di origine: America centro-meridionale
clima: Tropicale caldo
uso: Pianta d’appartamento
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Ha bisogno di molta luce, ma non deve essere esposta ai raggi diretti del sole che potrebbero bruciare le foglie. In estate è possibile porle all’esterno, purchè in luogo semi ombreggiato
temperatura: La temperatura ideale si aggira intorno ai 18° C. Dopo la fioritura, la temperatura potrà scendere fino a 12° C, mentre la massima, a patto che l’umidità sia elevata, potrà risalire fino a 24°
substrato: Necessitano di un terreno molto ricco di humus e ben drenato; si può preparare un composto adatto mescolando della torba con sabbia, terriccio di foglie e una piccola manciata di stallatico o di humus
irrigazione: Annaffiare regolarmente, lasciando asciugare il terriccio tra un’annaffiatura e l’altra, senza mai inzuppare troppo il terreno; annaffiature eccessive possono favorire il marciume radicale, e provocare l’ingiallimento delle foglie. In generale queste piante non sopportano bene la siccità, e in casi di periodi prolungati senz’acqua tendono ad afflosciarsi; in entrambi i casi la pianta tende a perdere le foglie. In inverno annaffiare sporadicamente
concimazione: Da marzo ad ottobre fornire del concime per piante fiorite, mescolato all’acqua delle annaffiature, ogni 10-15 giorni
propagazione: Tramite semina in primavera o tramite talee che radicano abbastanza rapidamente e con facilità
rinvaso: In generale non crescono molto in fretta, quindi non è necessario rinvasarle spesso, ma è bene cambiare il terreno ogni due anni
potatura: Nel caso si conservi la pianta in inverno, è opportuno praticare una potatura di circa la metà della lunghezza dei rametti emessi. La si pratica a fine estate
avversità: Temono particolarmente il marciume radicale, gli afidi e la cocciniglia
piccoli consigli: Se le foglie si afflosciano e la pianta si avvizzisce è sicuramente a causa di correnti d’aria
curiosità
storia: Sono state importate in Europa nel 1800 dal Brasile e dal Messico. Gli inglesi, per la loro striatura fogliare, le hanno soprannominate zebra plant.