In questa guida spieghiamo come coltivare Lavanda e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Lavandula angustifolia
famiglia: Lamiaceae
breve descrizione: Comprende 28 specie fruticose sempreverdi, l’altezza varia dai 50 cm. a 1,20 m. a seconda della specie, le foglie sono lunghe e strette, di color verde-grigio; i fiori, di piccole dimensioni, dal calice tubuloso di colore bluastro con corolla purpureo violacea, sono disposti in spighe lungamente peduncolate ed emanano un profumo molto forte e gradevole. Il frutto è una noce marrone e lucida. Questa pianta è usata per siepi e bordure essendo molto ornamentale.
durata: Perenne
periodo di fioritura: Avviene in tarda primavera e nel periodo estivo
area di origine: Europa, mediterraneo occidentale.
clima: Mediterraneo
uso: E’ solitamente coltivata per bordure e siepi, ma anche per la produzione di fiori.
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Va esposta ai raggi diretti del sole o alla mezz’ombra
temperatura: Resiste alle alte e alle basse temperature, può temere le gelate.
substrato: Deve essere fresco e leggero, evitare i luoghi con ristagni di acqua che possono creare marciumi radicali.
irrigazione: Annaffiatura moderata, con frequenza nei periodi caldi e di siccità.
concimazione: Concimare il substrato con fertilizzante per piante fiorite nelle dosi indicate sul prodotto, oppure, utilizzare dello stallatico maturo.
propagazione: Va fatta in estate con il metodo della talea. I rametti che hanno radicato si piantano in primavera.
potatura: Potare i rami sfioriti al fine di ottenere una nuova buona ramificazione,a fine inverno si consiglia di potare le siepi
avversità: Possibile infezione da fungo e presenza di insetti, entrambe eliminabili con appositi medicinali. Il gelo può causare danni, rendendo la pianta sgraziata e sguarnita alla base.
piccoli consigli: La lavanda ha un profumo gradevolmente aromatico. Non necessita di cure particolari.
curiosità
storia: Il termine Lavanda deriva dal latino lavare e si riferisce alle abitudini di greci e romani di profumare l’acqua delle abitazioni e delle terme proprio con l’estratto alcolico di questi fiori. Fin dal secolo XVI, le specie di lavanda, hanno avuto un ruolo in ambito orticolo, medicinale e profumiero.
ambiente: la Lavanda possiede caratteristiche rustiche ed è diffusa allo stato spontaneo nella macchia bassa e nei terreni aridi dell’area mediterranea. Cresce senza problemi in terreni aridi e sassosi.
cucina: le foglie possono essere utilizzar e per aromatizzare lo zucchero di alcuni dolci, oppure, per aromatizzare l’arrosto d’agnello.
arte: Tagliare i fiori in piena estate da utilizzare freschi o essiccati. Per farli essiccare, distribuire le spighe su un vassoio oppure apprenderle. Il suo dolce profumo, lieve e soave, impregna ancora lenzuola ed asciugamani, il delicato colore dei fiori, irradia serenità e freschezza.