In questa guida spieghiamo come coltivare Stella Alpina e mettiamo a disposizione informazioni utili per l’esposizione, l’irrigazione e la concimazione.
la pianta
nome botanico: Leontopodium
famiglia: Compositae
breve descrizione: Può arrivare ad un’altezza di 15 cm., ha foglie lanceolate, grigio-verdi, pelose, e piccoli fiori bianchi dotati di brattee pelose che li circondano e che ne costituiscono la caratteristica principale.
durata: Perenne
periodo di fioritura: Fiorisce da luglio a settembre. Ad una altitudine che può variare dai 1500 ai 2600 m.
area di origine: Europa, Asia
clima: Rigido
uso: Sono coltivate principalmente in giardini rocciosi nelle zone ad altitudine non inferiore ai 1700 metri.
accorgimenti e cure
esposizione e luminosità: Deve essere esposta ai raggi diretti del sole ma in luoghi dove resta abbastanza riparata dalle piogge.
temperatura: Sopportano molto bene le basse temperature ma non quelle alte, infatti, il suo ambiente è quello dell’alta montagna.
substrato: Deve essere composto da terra, sabbia, sassi e ghiaia. Per riprodurre il tipico terreno di montagna. Molto importante la concentrazione di calcare.
irrigazione: L’annaffiatura dev’essere regolare ma non si devono formare ristagni d’acqua che potrebbero danneggiarla.
concimazione: Al momento dell’impianto concimare con sostanza organica ben matura, successivamente somministrarla ogni 40 giorni circa.
propagazione: A fine inverno con il metodo della semina. Il substrato deve essere molto ben drenante, quando le piantine sono maneggiabili è possibile dividerle in piccoli vasetti e successivamente metterle a dimora. la fioritura avviene dopo due anni.
potatura: Asportare foglie e fiori danneggiati o appassiti
avversità: Possono verificarsi marciumi radicali, pertanto controllare la quantità d’acqua e la scelta del terreno adatto; possibile presenza di afidi al verificarsi di ingiallimenti della pianta.
piccoli consigli: E’ una pianta d’ornamento molto bella e particolare per la sua forma Non necessitano di cure particolari
curiosità
storia: Questa pianta protetta viene chiamata anche edelweiss il suo nome tedesco. Il suo nome botanico deriva dal greco lèon (leone) e poùs (piede), in passato si supponeva appunto che il suo fiore assomigliasse agli arti del leone. In italiano è conosciuta come “Stella Alpina” o “Fior di roccia” ed è diventato il simbolo della flora Alpina.
ambiente: Questa essenza rustica è diffusa sulle Alpi ma anche in diveerse zone montane dell’Europa e dell’Estremo oriente. Cresce spontanea anche nelle fenditure delle rocce. Se è coltivata in climi non idonei, dove le temperature sono troppo elevate, la Leontopodium perde la sua caratteristica peluria e quindi il suo fascinoso aspetto. Ad oggi, a seguito di anni di razzia indiscriminata, la raccolta è spesso vietata o regolamentata. Grazie a questi accorgimenti la sua diffusione spontanea è tornata ad essere quella di un tempo.